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Mercoledì, 22 Febbraio 2017 12:47

Halldis: il cittadino temporaneo salverà il turismo, "veleno delle città"

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Venezia Venezia

Estendere la city tax ai turisti di crociera, differenziare l’offerta e valorizzare il patrimonio immobiliare, ridefinire il concetto di cittadino residente permanente nei centri città. Sono alcune proposte di Halldis, società italiana leader negli affitti temporanei che, con più di 1.600 proprietà gestite in 25 località europee e 30 anni di esperienza, ha realizzato un benchmark delle iniziative virtuose nella gestione del turismo, per contrastare “saccheggio” e spopolamento dei centri città.

Secondo l’analisi di Halldis, i centri città si spopolano di residenti e si riempiono di turisti. Il tema è di attualità, basti pensare al fondo sul “Corriere della Sera” di Ernesto Galli della Loggia che riferendosi a Venezia ha parlato di “turismo veleno delle città” e il caso di Venezia è eclatante (da 120.000 a 52.000 residenti nel giro di 50 anni), ma lo stesso vale per Firenze, Roma e Milano.

Quasi tutte le località montane e marittime - con l’eccezione di due sole zone in italia, le valli dolomitiche trentine-altoatesine e il lago di Garda - sono alla ricerca di turismo alternativo per non andare in fallimento. Si stanno infatti spopolando, con conseguente trasferimento delle infrastrutture di servizio (scuole, ospedali, ecc.) in centri limitrofi o nei fondovalle.

Halldis ha individuato soluzioni concrete o ipotesi utili per affrontare tali problemi.

1- Charleston: regia sul flusso turistico. La città di Charleston - una delle più belle americane, nominata a patrimonio Unesco e come Venezia esposta alla crescita del flusso turistico - ha commissionato uno studio sui flussi turistici e si è concentrata sul target delle navi da crociera, che ha impatti sull’ecosistema cittadino pur contribuendo poco al mantenimento della città: i turisti di mega navi consumano sulle navi stesse, scendono in massa con blitz mirati e risalgono in schiere compatte. Il loro contributo economico positivo (ricavo) all’economia cittadina è minimo: -35% circa di un turista medio. Viceversa, il contributo negativo (costo) è molto elevato: impatti sull’ecosistema, sulla gestione dei flussi, sull’equilibrio dei beni culturali (dovuti a un modello di consumo massificato che si concentra sugli “highlights”). La decisione è stata quella di limitare al 2% della quota turistica complessiva annua il flusso di navi da crociera ed è in via di definizione l’estensione della city tax agli sbarchi delle grandi navi. Si consideri che a Venezia il segmento Cruise vale il 20% del flusso turistico complessivo e sbarca fino a 20.000 turisti al giorno nei periodi di picco.

2) Il consorzio austriaco di Serfaus Fiss e Ladis: differenzione dell’offerta, marketing per famiglie, valorizzazione del patrimonio immobiliare. Il consorzio austriaco di Serfaus Fiss e Ladis, nel Tirolo occidentale, ha istituito un presidio strategico per l’intera valle, definito un marchio e posto l’obiettivo di ripopolamento dell’area. Prima risorsa è stata identificata nel turismo. Il progetto ha operato su tre fronti: 1 - la differenziazione dell’offerta (non concentrata sui soli impianti invernali di risalita, ma mirata a spingere tutte le forme di turismo slow: mountain bike, percorsi avventura, rete dei castelli della valle, potenziamento delle alte vie ecc.); 2 - una strategia di marketing focalizzata sulle famiglie (che ha portato ad esempio alla costruzione di itinerari e passeggiate avventurose per ragazzi, ideate dal maggiore autore di letteratura d’infanzia austriaco, Thomas Brezina, e che ha ottenuto premi tra cui il ITB “Best of Austria” a Berlino); 3 - fondamentale la strategia di valorizzazione del patrimonio immobiliare locale, finalizzata a professionalizzare l’accoglienza e proporre soluzioni di accomodation alternative all’hotellerie per sostenere permanenze prolungate e rafforzare la saturazione nelle basse stagioni. Per effetto di tali azioni, in dieci anni il flusso demografico delle tre cittadine consorziate è raddoppiato e ha consentito di aprire nella cittadina di Fiss (a 1400 mt di quota) la “Neue Mittelschule” (Istituto tecnico professionale per ragazzi da 11 a 15 anni).

3 - Cittadino temporaneo. In un recente congresso tenuto a Venezia è stata avanzata l’opportunità di ridefinire il concetto di cittadino residente permanente nei centri città introducendo il termine “cittadino temporaneo”. Il concetto di cittadino residente permanente è destinato a perdere sempre più terreno a causa del trend irreversibile di aumento della flessibilità e mobilità individuale. Le città dovranno ridefinire il concetto di “appartenenza” e “residenza”, chiamando anche i “temporary citizens” a un determinato rispetto di diritti e doveri verso la città stessa. Inoltre, proprio in merito a Venezia, uno studio commissionato dall’Unesco ha rilevato che la cosiddetta “willingness to pay” dei clienti ricorrenti della Laguna è ben più alta dell’attuale valore della Tourist Tax.

AlbertoMelgrati CEOHalldisIl turismo non è un nemico – afferma Alberto Melgrati, CEO di Halldis – ma un’economia, un vettore fondamentale per sviluppare e contribuire alla crescita: fondamentale soprattutto nelle grandi città che costituiscono - come Venezia - un patrimonio di valore inestimabile. 
Ma come ogni economia complessa, ha le sue leggi, le sue invarianti, le sue sofisticazioni, i suoi rapporti con il mondo più o meno virtuosi.
Considerarlo in modo monolitico senza studiarlo e conoscerlo in dettaglio significa subirlo. Le nostre città non si stanno arricchendo con il turismo come spesso si sostiene.
Basti, a Venezia, passeggiare lontano dai logori “passaggi obbligati”, e guardare in dettaglio il livello di manutenzione dei sestieri meno percorsi. Al contrario, questa nostra ignoranza tradotta in battaglia molto “culturale’ e poco specifica sta arricchendo chi il turismo lo conosce a fondo e lo usa, e purtroppo non si tratta dei nostri stakeholder nazionali.
Abbiamo bisogno in primis di capire: niente guerra, niente battaglie, ma tanto studio e tante idee.”

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