Come dichiarato da Boaz Beeri, Director of Business Development Europe di Sweet Inn, l'Italia è uno dei mercati chiave per il brand e in cui è attualmente presente a Roma con 30 appartamenti e un team di 10 persone.
L'obiettivo è di arrivare a 200-300 unità in ognuna delle destinazioni che si andranno a coprire, Milano in primis e in imminente apertura.
La startup franco-israeliana, sbarcata a Roma un anno fa, propone un concetto ibrido di ospitalità nel quale combina la convenienza e sicurezza dell’albergo con la comodità e la privacy di una casa privata, prendendo il meglio degli hotel (l’alto livello del servizio, la sicurezza e la cura per l’ospite) e degli appartamenti (personalità, spazi più ampi, atmosfera locale, fuga dal turismo di massa e quartieri centrali) per dare un'offerta di qualità.
Gli appartamenti gestiti sono case private dal design unico e in posizione centrale, con arredi personalizzati e diverse metrature, hanno tutti degli standard ben precisi che li caratterizzano, offrono wi-fi, biancheria inamidata, prodotti da bagno e le macchine da caffè con una scelta di servizi di hotellerie a cinque stelle che includono housekeeping, lavanderia, prima colazione, concierge H24, business centre e deposito bagagli e, soprattutto, proprio come in un hotel, c'è una lobby, punto di accoglienza e di riferimento per gli ospiti di tutti gli appartamenti, in attesa del check in e dopo il check out per risolvere qualsiasi problema.