logo HN

Giovedì, 29 Novembre 2018 19:05

Crisi immobiliare e affitti brevi

Vota questo articolo
(0 Voti)
Crisi immobiliare e affitti brevi

Negli ultimi otto anni, secondo le rilevazioni Istat, il valore degli immobili in Italia è calato più del 15%, addirittura al 22,1%, per abitazioni più vecchie mentre l'affitto tradizionale pone problematiche strettamente legate alla crisi che stiamo attraversando. In questo contesto, la soluzione per ribaltare la situazione e mettere a reddito la seconda casa in maniera intelligente e proficua, è l'affitto breve. Ne parliamo con Francesco Zorgno, socio fondatore di CleanBnB.

Domanda - La crisi immobiliare ha reso più poveri i proprietari immobiliari?

Francesco ZorgnoFrancesco Zorgno - Possedere un’abitazione e soprattutto una seconda casa, oggi pone sulla testa dei proprietari un peso decisamente troppo elevato in termini di perdita di valore e per il fardello di tasse da pagare. È il motivo per cui, molti proprietari preferiscono vendere piuttosto che spendere denaro per rimodernare, soprattutto quelle abitazioni più vecchie che poi nel nostro Paese rappresentano la gran parte del mercato attuale.

Non è un caso se negli ultimi cinque anni anche il mercato delle aste immobiliari sia cresciuto del 23%.  

Domanda - L'alternativa per far fronte a questa stagnazione del mercato è dunque vendere?

Francesco Zorgno - Siamo perfettamente consci delle difficoltà che incontrano di questi tempi i proprietari immobiliari, ma bisogna fare i conti con un dato di fatto tangibile: quello che da sempre è stato il solo modo di mettere a reddito un immobile, cioè l’affitto tradizionale, non funziona più. Pone grossi problemi dovuti a una congiuntura economica poco favorevole che poi si trasformano in morosità dell’inquilino con conseguente perdita di denaro per il proprietario oltre a tutte le grane che ne conseguono nel caso in cui si voglia procedere con lo sfratto. Lo scorso anno nel nostro Paese sono state emesse 59.600 sentenze di sfratto, di cui 52.500 per morosità. Nove volte su dieci questi sfratti sono dovuti a insolvenza.

Perciò, oggi l’unico sistema per mettere a reddito una seconda casa è l’affitto a breve termine che permette di eliminare a monte il problema e offre una lunga serie di vantaggi. Gli ospiti pagano in anticipo e la casa resta a disposizione del proprietario tutte le volte che vuole. In parole povere, non si corre il rischio di ritrovarsi senza soldi e senza immobile. 

Domanda- Anche l'affitto a breve termine può rappresentare un problema?

Francesco Zorgno - Mettere a reddito la seconda casa affidandosi a CleanBnB garantisce al proprietario una fonte di reddito continua e la rimozione di qualsiasi problema. Il nostro motto è: "Pensiamo a tutto noi", e questa frase racchiude in pieno il nostro modo di operare.

Il proprietario ci affida le chiavi del suo immobile e noi lo prendiamo in gestione totale. Facciamo le foto, pubblichiamo gli annunci, accogliamo gli ospiti, ci occupiamo delle pulizie e della consegna delle chiavi, risolviamo ogni problema che dovesse presentarsi durante il soggiorno e offriamo al proprietario tutta l’esperienza di un team forte, strutturato e con competenze professionali di altissimo profilo in tutte le funzioni e in tutte le città in cui operiamo.

Il proprietario deve solo incassare le rendite che solo noi siamo in grado di massimizzare al massimo. 

CleanBnB nasce come progetto sviluppato all’interno di Seed, incubatore di startup ad alto valore innovativo. Nel 2016 si costituisce come startup innovativa a Milano. 
Nei primi mesi di vita, supportata da un team di business angels, CleanBnB inizia subito a operare su alcuni appartamenti a Milano e a Febbraio dello stesso anno parte il primo aumento di capitale.
Nel corso del 2016 le attività si espandono su Roma, Venezia, Bologna e Firenze, e nel 2017 si estendono a tutto il territorio nazionale, anche grazie all’ingresso in società di soggetti specializzati nell’investimento in startup quali Boost Heroes.
A inizio 2018 CleanBnB opera su oltre 30 città coprendo anche numerose località turistiche e stagionali.
A maggio 2018 CleanBnB chiude un aumento di capitale da 500mila euro e rafforza ulteriormente la propria presenza sul territorio nazionale.
CleanBnB non è competitor di Airbnb o di Booking, ma utilizza queste e altre piattaforme per valorizzare gli immobili gestiti in affitto breve e ottimizzare gli incassi dei proprietari. 
CleanBnB si rivolge ai proprietari che desiderano affittare i propri immobili per brevi periodi e necessitano di un partner professionale e affidabile per curarne la visibilità online, le tariffe e le prenotazioni e per la gestione operativa completa degli ospiti, al fine di massimizzare gli incassi ogni mese in assoluta sicurezza.

Potrebbe interessarti anche:

New opening: Borghese Contemporary Hotel Roma
Mangia’s e HIP annunciano la riapertura a 5 stelle del Mangia’s Brucoli Resort in Sicilia
Ddl Santanchè, Federalberghi: sulle locazioni turistiche c'è ancora molto da lavorare
Home Services: prospettive del comparto e scenari futuri

Cerca nel sito

banner legislazione rub

banner rescasa

banner clean




Hospitality News - Il portale dedicato ai professionisti dell'ospitalità
Hospitality News di Erminia Donadio - Portale d'informazione per il settore dell'ospitalità - Realizzazione siti internet Christopher Miani