Milano, in questi giorni stracolma per il Salone del Mobile, è sempre più una città turistica ma sono anche sempre di più i viaggiatori che la scelgono per lavoro o per esperienze di altro tipo, studio e formazione in primis, fermandosi in città per un tempo disteso, dai tre ai sei mesi.
L’Ufficio Studi di Italianway che, come prima società di property management sulla piazza di Milano con 500 immobili gestiti attualmente, è anche al primo posto, dopo la sola Airbnb come contribuente di Palazzo Marino per imposta di soggiorno raccolta e versata (500 mila euro entro fine 2019), registra un +100% relativamente alle prenotazioni di immobili affittati nella città a medio e lungo termine.
Quello che emerge dallo studio dei dati e che ci evidenzia il suo Founder Davide Scarantino, è che "se lo short stay cresce costantemente con il tempo medio di permanenza in città che si è allungato con un + 24% in termini di durata media del soggiorno arrivando a 2,6 notti nel 2018, per il long stay registriamo una vera e propria impennata nelle prenotazioni”.
E' una domanda composta in gran parte da manager italiani di grandi aziende europee che rientrano per effetto della Brexit che chiedono appartamenti arredati in maniera funzionale e moderna, solitamente trilocali ma soprattutto che siano in posizione strategica rispetto ai collegamenti urbani per potersi spostare agevolmente.
Il long stay è inoltre una formula che piace sempre di più ai proprietari, sottolinea Marco Celani, AD della società che ha lanciato a fine gennaio il primo franchising italiano del vacation rental: " I nostri proprietari hanno ben capito che si tratta di locazioni a termine senza rischio credito ed in cui non si perde mai la disponibilità del bene. In termini economici c’è più stabilità negli incassi a fronte di una redditività appena inferiore allo short stay”.
A Milano Italianway conta di chiudere il 2019 con un turn over di 13 milioni euro dopo aver realizzato 11 milioni di giro d’affari nel 2018.
Per il Salone del Mobile 2019, attualmente in corso, i tassi di riempimento del circuito Italianway sono pari al 95%, verso l'88% della media delle strutture ricettive di Milano con tariffe in linea con lo scorso anno, quindi non c'è stato né un aumento speculativo, né una diminuzione dovuta all'aumento dell'offerta. La finestra di prenotazione si è accorciata notevolmente in quanto nel 2018 le prenotazioni venivano bloccate anche con 9 mesi di anticipo mentre quest'anno il grosso delle prenotazioni si è avuto negli ultimi 3 mesi.