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Martedì, 30 Maggio 2023 20:00

Ddl Santanchè, Federalberghi: sulle locazioni turistiche c'è ancora molto da lavorare

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Ddl Santanchè, Federalberghi: sulle locazioni turistiche c'è ancora molto da lavorare

“Apprezziamo la decisione di aprire ufficialmente il dibattito sulle locazioni turistiche, con la presentazione di un disegno di legge, e siamo pronti ad offrire il nostro contributo al Governo e al Parlamento, per la costruzione di un sistema equo e trasparente. Ma non possiamo nascondere la nostra delusione per il contenuto della proposta e riteniamo che ci sia molto da lavorare, se si vuole veramente giungere a una soluzione capace di incidere concretamente sul problema della concorrenza sleale e dell’abusivismo che inquinano il mercato”. 

È questo il commento a caldo di Federalberghi sulla proposta di legge sulle locazioni brevi, che il Ministero del Turismo ha inviato alle associazioni di categoria.

“Per l’associazione delle imprese turistico ricettive, occorre anzitutto intervenire sul cosiddetto “minimum stay”. Considerato che la permanenza media negli esercizi ricettivi italiani è di 3,3 notti, affermare che il soggiorno nelle locazioni turistiche non può essere inferiore a due notti suona come una presa in giro, in quanto significa che la nuova normativa si applicherà solo su a una minima parte dei flussi turistici. Ad esempio, saranno esclusi tutti i soggiorni per vacanza, a partire dai week end, per di più solo in una minoranza di comuni.”

“Altrettanto importante - secondo Federalberghi - è il ruolo da conferire ai sindaci, ai quali dev’essere restituita la facoltà di governare il territorio. Grandi e piccoli centri sono invasi da una marea di alloggi, che si nascondono dietro la foglia di fico del contratto di locazione e operano sul mercato alberghiero senza rispettarne le norme.”

“Se si vuole che la norma produca effetti, - conclude Federalberghi - occorre poi prevedere un efficace sistema di controlli e di sanzioni, che di certo non si realizza immaginando che le multinazionali del web si lascino spaventare da una multa da tremila euro.”

La bozza del decreto promessa dal Ministro Santanchè entro la fine del mese di maggio per regolamentare il settore, è stata trasmessa nei giorni scorsi alle associazioni di categoria coinvolte ai Tavoli di lavoro del Ministero del Turismo.

Tra le tematiche più rilevanti, sicuramente quelle contenute negli articoli 3 e 4 della proposta di legge, che, rispettivamente prevedono un unico Codice Identificativo Nazionale (CIN) in sostituzione dei vari Codici Identificativi Regionali (CIR) e l’introduzione della durata minima di due notti, a pena di nullità, del contratto di locazione breve per finalità turistica. Durata minima obbligatoria prevista - ad eccezione dell’ipotesi in cui la parte conduttrice sia costituita da un nucleo familiare composto da almeno un genitore e tre figli - per gli immobili siti nei centri storici delle città metropolitane e rimessa alla scelta dei Comuni in una serie di altri centri.

Le 13 associazioni di categoria (Confedilizia, Fiaip, Prolocatur, Confassociazioni RE, PMI, Rescasa Lombardia, Host + Host, Host Italia, Bre-VE, Myguestfriend, OspitaMI, Abbav e F.A.R.E) coinvolte dal Ministro Santanchè nell’incontro del 23 marzo scorso, dove sono state presentate congiuntamente 5 proposte condivise, accolgono con favore la previsione di un unico codice identificativo nazionale in sostituzione dei vari codici identificativi regionali, pur rilevando che sarebbe necessario eliminare anche altre comunicazioni in essere. Esprimono, invece, forte contrarietà nei confronti dell’introduzione del divieto per il proprietario dell’immobile o per il suo gestore professionale di darlo in locazione per una sola notte, considerandola, a tutti gli effetti, una norma discriminatoria, liberticida e con profili di dubbia costituzionalità, che alimenterà forme di evasione fiscale e di illegalità varie. Il tutto, peraltro, con un arcobaleno di discipline in funzione del Comune di ubicazione dell’immobile, che produrrà un caos indescrivibile.

“Si tratta di una proposta di legge che contiene alcuni elementi apprezzabili in accoglimento di una parte delle nostre istanze, su tutti la volontà di uniformare gli adempimenti prevedendo un unico codice identificativo Nazionale - commentano all’unisono i rappresentanti delle 13 associazioni di categoria - ma che, nello stesso tempo, presenta, sia tecnicamente che nel merito, diversi aspetti su cui riteniamo indispensabile intervenire prioritariamente eliminando la previsione di insensati limiti temporali alla libertà di affittare liberamente il proprio immobile acquistato spesso e volentieri con i risparmi accumulati in anni e anni di sacrifici”.

“Nei prossimi giorni presenteremo un documento dettagliando le nostre osservazioni - concludono i rappresentanti delle associazioni - confermando la massima disponibilità, oltre che l’opportunità, a presentarle al prossimo incontro che il Ministro Santanché si è detta intenzionata ad organizzare con l’auspicata convinzione che possano essere integralmente recepite”.

Il Presidente Dario Sileri di Prolocatur, associazione per la tutela dei diritti dei proprietari che fanno locazione breve, commenta:  "Siamo soddisfatti per la parte che riguarda il codice unico nazionale, che soprattutto si afferma essere sostitutivo di tutti i codici regionali, crediamo sia un piccolo passo verso quello che auspichiamo da sempre e cioè una comunicazione unica a livello nazionale per iniziare a mettere a disposizione i propri immobili in locazione breve. Siamo invece contrari per la parte che riguarda il minimum stay, cioè il soggiorno minimo. La disposizione, se dovesse essere confermata in sede parlamentare, limiterà gravemente il diritto di proprietà. Ci sono una serie di turismi, anche incentivati dalla stesso Ministero, e penso al cicloturismo o al turismo dei cammini, che hanno bisogno di soggiorni di una notte in luoghi, che fanno parte di comuni turistici, ma che sono in zone esterne del comune. Questi turisti si troverebbero nell'impossibilità di effettuare questo tipo di viaggi, a tutto vantaggio dei nostri competitor europei."

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