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Venerdì, 11 Settembre 2015 22:40

Rapporto 2015 sul mercato immobiliare alberghiero italiano

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Rapporto 2015 sul mercato immobiliare alberghiero italiano

Nell’anno di Expo, per il mercato immobiliare alberghiero italiano, lo scenario appare ricco di fattori favorevoli concomitanti, capaci di dare nuova linfa all’intera industria del turismo, sia sul versante degli asset che su quello dei servizi. È quanto emerge dal Rapporto 2015 sul Mercato immobiliare alberghiero, realizzato da Scenari Immobiliari che annualmente analizza l'industria del turismo mondiale e italiana in particolare, fornendo dati sull'offerta ricettiva, la domanda e il tasso di occupazione. Con Clara Garibello, Direttore di ricerca Area Ricerche e Valutazioni, tracciamo un quadro di sintesi sull'ultimo aggiornamento appena pubblicato.

Domanda - Quali sono i risultati e le indicazioni sui futuri trend che emergono dalla vostra analisi dei principali indicatori globali del mercato alberghiero? 

Clara Garibello - Sebbene sia ancora presto per fare un bilancio annuale dell'andamento del mercato alberghiero italiano, i primi sei mesi mostrano un RevPar positivo, mentre il tasso di occupazione si mantiene leggermente in aumento. Le aspettative per l’intero comparto sono quindi positive. A livello mondiale, il mercato del turismo continua a crescere. La variazione media annua degli ultimi sei anni è stata di più 3,8 per cento e, secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, le previsioni sono di un mantenimento del trend, sia a conclusione del 2015 che a seguire per gli anni successivi. In generale, la crescita del turismo ha accelerato nelle economie avanzate, mentre ha subito un rallentamento nelle economie in sviluppo.

Tutti i servizi correlati all’industria di settore suscitano sempre più maggiore interesse, sia dal punto di vista dei ritorni economici che per l’opportunità di creare nuovi servizi rispondenti ad una domanda in espansione ed in costante trasformazione. Basti pensare quante formule commerciali diverse e tecnologie innovative siano in grado di influenzare in breve tempo l’offerta. L’affermarsi dei voli low cost ha dato inizio ad un circuito di località e territori, fino ad allora poco conosciuti, diventati velocemente mete turistiche. Tablet, smartphone e l’utilizzo di Internet stanno creando un cambiamento epocale per i turisti e per l’industria dell’ospitalità. Nell’era digitale, il cambiamento più significativo nel turismo è il desiderio crescente di “esperienzialità” del luogo, perché spesso lo si conosce già, dalle immagini, dalle informazioni standard e dalle recensioni. Quello che manca rimane proprio l’esperienza diretta da vivere che deve essere in stretta correlazione con il posto ed il suo contesto. Spesso l’immobile è un elemento caratterizzante di questa esperienza.

Cambiamenti sociali, economici e nel potere d’acquisto determinano la composizione di nuovi target di viaggiatori. È il caso del turismo di lusso o di quello dello shopping. La ricettività alberghiera si aggiorna per assecondare queste trasformazioni in atto e riuscire a mantenere la competitività o, quando possibile, migliorare il proprio posizionamento.

Domanda - In Italia come si è strutturata l'offerta?

Clara Garibello - La composizione dell’offerta italiana alberghiera per categoria, secondo i dati disponibili del 2013, mostra un graduale passaggio dalla chiusura di molti esercizi a una e due stelle, all’apertura principalmente di strutture a tre e quattro stelle (in totale 39 e 72 strutture rispettivamente), così come di alberghi a cinque stelle (più 17). Significativo risulta l’incremento degli esercizi extralberghieri, principalmente i bed and breakfast, con una variazione assoluta di 1.459 attività in un anno. Nell’ultimo quinquennio l’incremento complessivo è stato di oltre 4.800 di queste attività.

Gli ultimi diciotto mesi hanno visto numerosi interventi di nuove aperture, ristrutturazioni o cambi di gestione in Italia: in totale quaranta, sparsi su tutto il territorio nazionale, che hanno interessato complessivamente più di 5mila camere.

In particolare nel 2014 sono stati effettuati ben 24 interventi, per un totale di circa 2.795 stanze, che hanno riguardato soprattutto nuove aperture (dodici alberghi per complessive 1.385 camere), sia di cinque stelle (cinque strutture per 422 camere) che di quattro stelle (cinque alberghi per 681 camere). I primi sei mesi del 2015 sono apparsi ancora molto dinamici, con diciotto interventi che hanno coinvolto un totale complessivo di 2.303 camere, includendo l’apertura di otto strutture alberghiere (pari a 820 stanze). Solo a Milano e hinterland gli interventi negli ultimi diciotto mesi sono stati sette, tra nuove aperture (tre alberghi per 394 stanze), cambi di gestione (tre hotel per 779 stanze) e ristrutturazioni (una accompagnata dall’ampliamento per un totale di 235 stanze). Nel complesso gli interventi milanesi hanno riguardato 1.408 camere.

Questi investimenti mostrano una forte fiducia nel comparto da parte di operatori e investitori. È proprio dai gestori che si inizia a costruire la base di partenza per una maggiore affidabilità del settore. E lo dimostrano i diversi interventi effettuati lungo tutta la penisola, sia sull’alta gamma che sulle categorie intermedie, rigorosamente orientati solo sulla qualità elevata.

Leggendo i dati di una recente indagine svolta dall'Università Iulm di Milano, effettuata presso i turisti presenti nel nostro Paese, per il quaranta per cento del campione (composto da circa 1.145 turisti) l’Expo non è stato l’obiettivo del viaggio, ma la scusa per organizzare la vacanza. Sono stati invece i pacchetti, la combinazione di servizi e le formule commerciali il vero motore di attrattività per i turisti che hanno visitato la penisola. Indubbiamente il fatto che per molti turisti i luoghi visitati siano considerati capaci di creare un’esperienza unica, mette in evidenza le potenzialità del comparto.

Numerose le iniziative che stanno già contribuendo ad attirare turisti. Le agevolazioni per gli ingressi ai musei, monumenti e aree archeologiche hanno fatto aumentare il numero di visitatori di queste strutture. Dopo l’Expo, sarà la volta del Giubileo della Misericordia, in programma per fine anno: due eventi di rilievo mondiale che manterranno alta l’attrattività del nostro Paese nei confronti dei turisti stranieri.

Domanda - L'andamento del mercato immobiliare alberghiero italiano conferma questo trend?

Clara Garibello - Il 2014 è stato un anno molto positivo. Sono stati portati a compimento ben dieci importanti transazioni che hanno riguardato immobili di elevato pregio, per un totale complessivo di oltre mezzo miliardo di euro ed un numero superiore alle 2.800 stanze. È stato un anno di ritorno alla crescita con un fatturato arrivato a 1,9 miliardi di euro, registrando una variazione rispetto all’anno precedente di più 8,5 per cento. È utile ricordare che si tratta di un fatturato composto sia da transazioni che da contratti di locazione, conclusi dopo nuove aperture, oppure rebranding o cambi di gestione.

Sono quindi molteplici i fattori che caratterizzano attualmente la ricettività in generale, e quella italiana in particolare.

Il desiderio da parte dei turisti di una esperienza di viaggio unica, sostenuta da una domanda di servizi personalizzati e dal sempre più intenso utilizzo delle nuove tecnologie, trova riscontro nel nostro Paese nell'ampia offerta turistico-culturale e nella corrispondente varietà di turismo, a cui si accompagnano importanti programmi di espansione e investimento nella penisola da parte delle principali catene internazionali, attratte dall'ingente patrimonio immobiliare di alto pregio in attesa di adeguata valorizzazione. 

Informazioni su come reperire l'edizione 2015 sono disponibili a questo link oppure contattando direttamente l'Istituto al recapito telefonico 02.33100705 o all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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