REAG, Società internazionale leader nella valutazione immobiliare facente parte del gruppo Duff & Phelps, elabora periodicamente un report semestrale che analizza l'andamento e gli sviluppi del mercato immobiliare in vari settori, tra cui quello alberghiero. Partendo dai dati dell'ultima edizione, relativa al primo semestre 2015, chiediamo a Federica Minnella - Engagement Manager - Investment & Advisory Dept, Hospitality Tourism & Health Care Division di REAG come sta andando il 2015 in Italia, quali sono i principali cambiamenti rispetto al passato e le previsioni per il futuro.
Federica Minnella - La parola d’ordine è Ottimismo. Infatti sul mercato turistico italiano ha incominciato a soffiare un vento di positività. Molteplici sono i segnali che portano a questo nuovo sentiment, a cominciare dai dati preliminari che arrivano dalla prima metà del 2015 e dall’inizio della stagione estiva che confermano trend positivi in termini di flussi e spesa, soprattutto per quanto concerne la clientela straniera. Inoltre il mercato alberghiero ha assistito all’ingresso di nuovi operatori internazionali dell’hotellerie a conferma dell’interesse della piazza italiana. Restano da verificare i reali effetti di eventi internazionali quali EXPO e Giubileo, ma di per se già aiutano a mantenere l’interesse alto verso la destinazione Italia.
Domanda - Come si è modificato il settore negli ultimi anni dal vostro punto di vista e quali possono essere i più probabili trend futuri da cavalcare?
Federica Minnella - Unitamente alla riqualificazione dell’offerta alberghiera tradizionale caratterizzata da strutture di categoria più elevata rispetto al passato, assistiamo all’ingresso di nuovi format di ricettività, quali condo-hotels, alberghi diffusi, ecc., in grado di ampliare e diversificare il prodotto turistico richiamando target di clientela diversi,
La capacità di proporre un’offerta integrata già a livello Paese di eccellenze quali moda, cultura, enogastronomia sarà la vera sfida per il futuro del comparto, alla ricerca di una turismo sostenibile che valorizzi mete alternative meno conosciute ai più.
Domanda - Lo scenario a cui fa riferimento il Report relativamente all'Italia è positivo su tutti i fronti ma, per quanto riguarda le transazioni alberghiere, la media storica indica una piccolissima percentuale di operazioni che riguardano il nostro Paese e al momento siamo anche al di sotto di questo numero. Il mercato immobiliare alberghiero italiano è quindi destinato a essere sempre un piccolo mercato in termini di numero e volume di transazioni?
Federica Minnella - Effettivamente in Italia i volumi 2014 si sono attestati pari a circa il 3% delle transazioni EMEA (in analogia al peso del mercato italiano degli investimenti immobiliari nel complesso rispetto a quello continentale), nonostante l’interesse verso il mercato italiano sia forte, soprattutto per le grandi città. Le caratteristiche strutturali del mercato immobiliare alberghiero italiano, insieme alle peculiarità legislative e al peso fiscale, infatti, non spalancano le porte ad investitori stranieri, lasciandolo così ai margini rispetto al resto d’Europa. Si tratta comunque di un handicap che caratterizza tutti i comparti del real estate domestico verso gli operatori cross-border e che determina un gap rispetto ai nostri naturali competitor che va colmato in maniera tempestiva ed efficace.