Domanda - L'edizione 2015 del Forum, si chiude con un clima generale di fiducia. Come dobbiamo interpretare questo dato?
Mario Breglia - Nel 2015 la crisi si chiuderà definitivamente innescando un nuovo ciclo di sviluppo che non riporterà alle condizioni e ai valori del passato perchè il mondo tutto è in forte trasformazione. Quindi, per l'immobiliare in generale e, ugualmente per il comparto alberghiero, si apre una sfida molto importante. I numeri vanno bene ma la differenza rispetto a qualche anno fa è molto forte. Infatti, tutto indica un andamento positivo nelle fasce alta e bassa. La domanda 5 stelle sembra non avere mai fine e gli investitori sono interessati a partecipare a progetti di alto livello. Stessa cosa succede per gli alberghi nuovi di basso prezzo, budget hotel, per il turista che vuole spendere poco. Rimane esclusa tutta la fascia business, per esempio, per la quale la forte digitalizzazione e l'innovazione tecnologica ha radicalmente cambiato esigenze e necessità.
Domanda - Si tratta della fascia centrale, quella numericamente più consistente in Italia, tra l'altro maggiormente bisognosa di investimenti per migliorare struttura e servizi. Quale scenario dunque si prospetta per i prossimi anni?
Mario Breglia - La concorrenza nel comparto alberghiero si fa enorme, se si pensa a tutta la grossa fetta di appartamenti turistici che si sono già affacciati sul mercato e che cambiano le regole del gioco. Per l'alberghiero sta succedendo un pò quello che è successo per gli uffici: molti contenitori che se non riusciranno a cambiare rapidamente e ad adeguarsi al repentino cambiamento della domanda, sempre più sofisticata, si dovranno in qualche modo riproporre sul mercato alla ricerca di un nuovo utilizzo.
Domanda - Dobbiamo quindi immaginarci un futuro di alberghi vuoti da ricollocare?
Mario Breglia - L'albergo non è un prodotto immobiliare, il contenuto è più importante del contenitore e la parte immobiliare, escluse alcune situazioni in destinazioni particolari, è meno rilevante che in altri mercati. Il punto fondamentale è se c'è la domanda e se aumentano le condizioni per un'offerta adeguata. La sfida è anche nel migliorare la possibilità di trasformazione della destinazione urbanistica consentendo di modificare l'interno dell'immobile.