Domanda - Quali sono le reali opportunità di utilizzo del video nel turismo e per gli hotel in particolare?
Anna Covone - Il video permette alla struttura ricettiva, o comunque a chi si occupa del settore turismo, di semplificare il processo di decisione portando a prenotazioni più veloci e consapevoli. Perché?
Le persone non vogliono semplicemente prenotare una struttura ricettiva, ma vogliono vivere un’avventura che le farà stare bene, e il video, grazie al suo impatto visivo ed emotivo, è il mezzo che più facilmente riesce ad offrire una vera e propria anticipazione dell’esperienza di viaggio, a far pregustare il piacere della vacanza, facendo così scattare l’irresistibile voglia di prenotare e vivere la stessa avventura da sogno.
Domanda - Quali sono gli errori assolutamente da non commettere quando si parla di video marketing?
Anna Covone - Anche se nel settore digital le mutazioni sono così rapide, certe cose rimangono invariate. Oggi, nel piccolo mercato italiano, il problema rimane ancora l’approccio alle strategie di video marketing, troppo spesso isolate dagli altri strumenti oppure non adeguatamente pianificate. Ci si imbarca in progetti troppo maestosi, non sostenibili economicamente nel lungo periodo, che finiscono con l’essere poco efficaci.
Inoltre molto spesso le potenzialità del video non vengono sfruttate pienamente, specie quando non si dà un obiettivo preciso e non si inserisce una CTA (Call To Action) per ogni singolo elemento del puzzle; e quando si ignorano le conversazioni, addirittura censurandole.
Un buon progetto deve essere coerente, continuativo e sostenibile, tagliato sulle esigenze del pubblico e non su quelle aziendali / istituzionali; deve stimolare il dialogo, non lasciando nessuna conversazione senza risposta, e portare lo spettatore a compiere un’azione.
Domanda - YouTube, leader del Video Marketing, quanto è cambiato con l'ingresso di Facebook nel mercato?
Anna Covone - In realtà Facebook non è ancora sceso in campo, o meglio quello che abbiamo visto finora non è nulla rispetto a quello che dovrà ancora arrivare con la possibilità di cercare i video anche all’interno di Facebook.
Proprio di oggi è la notizia che anche Amazon ha lanciato una piattaforma video molto simile a YouTube: al contrario di Facebook, Amazon permetterà ai creativi di guadagnare con la pubblicità, mentre non sappiamo ancora molto sulle possibilità per gli inserzionisti ma sicuramente si aprirà un ulteriore scenario.
Ormai stare su YouTube significa qualcos’altro, qualcosa di molto più che il semplice spot di 30 secondi trasmesso come Pre-Roll. Se hai bisogno di raggiungere quanto più pubblico in meno tempo possibile, allora devi guardare a tutte le piattaforme dove potrebbe trovarsi il tuo target e, a quel punto, fa poca differenza che lo stesso video si trovi su più piattaforme.
Se il tuo obiettivo è costruire una community duratura, con un piano editoriale di valore, e non fare solo advertising, allora YouTube è la scelta migliore.
Anna Covone è una consulente freelance e si occupa di Video Marketing collaborando con alcune agenzie del settore. Con Work Wide Women ha partecipato come trainer al progetto Google Product Weekends: progetto di inclusione femminile realizzato in partnership con Google Italia. È moderatrice della sezione YouTube del Forum GT. La sua specialità è lo YouTube Marketing e cura il blog TuttosuYouTube e un canale YouTube interamente dedicati a questa disciplina.