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Venerdì, 24 Marzo 2017 19:13

Tradizione e innovazione. Con Claudia Carità e la Bottega The Tea

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Bottega The Tea - Torino Bottega The Tea - Torino

Claudia Carità, il tè lo interpreta oltre che servirlo. Parliamo della bevanda più bevuta al mondo seconda solo all'acqua, che non vive di soli salotti. In tutto il mondo lo troviamo soprattutto a tavola, fino a incontrarlo nei ricettari che fanno anche la storia sabauda come ingrediente. 
E quindi lo presenta e lo racconta, in bottega come negli incontri didattici in collaborazione con Eataly Lingotto. Dal 2014 la Bottega The Tea è stata selezionata e rientra nel prestigioso progetto di CCIAA e Slow Food Piemonte, Maestri del Gusto per Torino e Provincia. Dal 2015 collabora con il MAO Museo di Arte Orientale per gli incontri su tè o TeaBreak tematici e fa parte dell'Associazione Nazionale Donne nel Turismo.

Claudia Carità
Laureata in Economia e Commercio, dopo un’esperienza nella comunicazione in una società del Gruppo Mondadori, decido di continuare l'attività imprenditoriale di famiglia dedicando sempre più spazio al tè, un prodotto coloniale che sembra distante  dalla realtà italiana o torinese ma che invece ha da sempre avuto un suo posto che possiamo dire silenzioso ma mai dimenticato o perso. 
Un prodotto coloniale che vive in una delle prime botteghe di Torino che nell’insegna riporta e riporterà sempre "Torrefazione Moderna” perchè questo è stato uno dei primi negozi a tostare il caffè crudo. 
Ma i ‘garzoni’, ragazzi anzi, direi bambini di un tempo, che oggi ottantenni passano ancora a farci un saluto e a prendere un caffè, lasciano la testimonianza che in "quell’angolo dietro alla porta", c’erano le casse da 25 kg di tè, un solo tipo però, non come adesso".
 
Claudia Carità

Domanda - Diventare imprenditrice nel turismo rappresenta un’opportunità ma anche una sfida per le donne che decidono di lanciarsi in questa avventura. Quali sono le chiavi del successo?

Claudia Carità -  Diventare una piacevole sorpresa per i turisti che passano per Torino è forse più facile proprio grazie al tè, è un po’ come essere raccomandati. Quando apro i barattoli ai turisti inglesi o giapponesi e con sorpresa acquistano, la soddisfazione non può che essere enorme. E succede anche di ricevere richieste di vendita online proprio da questi clienti di passaggio. 

La nostra Bottega storica è defilata, non è proprio nei percorsi turistici, quindi chi entra, molto spesso o è consigliato oppure ha in mano lo smartphone con il nostro sito attivo. La scelta dell’ecommerce o del web più in generale è una delle attività che abbiamo curato e sviluppato in questi anni.

Partecipando molto alle manifestazioni importanti della città, l’incontro con i turisti è inevitabile. Da loro, dalle loro richieste del "come vi possiamo ritrovare?” abbiamo iniziato questa avventura, e devo dire che ad oggi thetea.it ha una visibilità importante e ci permette di essere la bottega di tutti, con una velocità di consegna di 24h dall’ordine.

Domanda - Ospitalità e Territorio, un legame indissolubile da cui ripartire nel Turismo.  Come Maestra del Gusto e gestore della rinomata Bottega The Tea, quanto è vera questa affermazione?  

Claudia Carità - Rispondo a questa domanda mettendo sempre davanti il tè, anzi il suo pregio di essere sinonimo di convivialità. Incredibile come crea subito familiarità, sembra che preparare una tazza di tè raccontando di te sul tè sia un gesto magico: si cancella età, sesso, colore della pelle, si crea curiosità, si ha voglia di parlare, di ascoltare, di dire o di raccontare qualcosa all’altra persona che si ha vicino e che non si conosce.

Legare il nostro territorio al tè, è stato spontaneo.

La scorciatoia sono state le nostre ricette esclusive della linea ‘Antiche Ricette’. Infusioni che ripropongono i dessert tipici torinesi e che torinesi e non, devo dire, apprezzano sempre. Ma questo è il gioco delle aromaticità.

Legare invece il tè alla nostra tradizione, ai nostri biscotti, alle nostre abitudini, alla nostra storia, per quello che si riesce a documentare, è stato il motivo che mi ha permesso di entrare nel progetto dei Maestri del Gusto e che vivo come una grande e meravigliosa famiglia. Le aziende selezionate sono una delle essenze del nostro territorio, se si ha poco tempo per conoscere la nostra storia gastronomica l’indirizzario diventa già una guida turistica doc.

Domanda - Cosa vuol dire oggi essere una donna nel turismo?

Claudia Carità - Essere Donna nel Turismo vuol dire consapevolezza della nostra identità, i turisti sono molto diversi da una volta. I contenuti sono fondamentali, perchè vogliono vivere e portare a casa un’esperienza che raccontano e propongono con fiducia ad altre persone. Il passaparola è il migliore biglietto da visita.




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