Domanda - Quali sono i dati di HomeAway sul fenomeno degli affitti brevi?
Ana Perdigao - Come HomeAway lavoriamo da tantissimi anni nel settore degli affitti e i dati degli ultimi periodi sono ottimi. Su questo pesa indubbiamente la crescita dell'online, ma non solo.
Il mercato delle case vacanze è stato considerato a lungo come un mercato per sistemazioni alternative. È un punto di vista che ha finito per cambiare radicalmente, fino a che le case vacanza non sono diventate mainstream.
Secondo l’indagine Phocuswright 2015 (Private accommodation and the New Rental Traveler), i viaggiatori europei hanno optato in massa per questa soluzione nel momento in cui hanno cercato una sistemazione per le loro vacanze (l’anno precedente, il 29% dei viaggiatori francesi, tedeschi e inglesi aveva scelto di affittare una casa intera per trascorrere le proprie vacanze).
E se si considera che 1 affittuario su 5 appartiene alla generazione dei Millenial (età dai 18 ai 34 anni), ciò apre una vera e propria finestra sul futuro che ci spinge a credere che questo fenomeno si svilupperà ulteriormente negli anni a venire.
Domanda - Quali sono i principali cambiamenti del mercato delle case vacanza in Italia e quali i probabili ulteriori sviluppi futuri?
Ana Perdigao - Il mercato italiano delle case vacanze è stato a lungo frammentato da tanti piccoli affittuari od operatori privati soliti ricorrere al sistema del passaparola per affittare le loro proprietà.
Ciononostante, il successo di piattaforme come HomeAway ha contribuito a consolidare il mercato e a dare maggiore rilevanza all’offerta di case vacanza italiane, soprattutto nei confronti dei viaggiatori internazionali.
La nostra forza è quella di portare turismo qualificato e stabile, in grado di contribuire alla crescita economica delle località turistiche. Grazie alle case vacanza possiamo attrare turisti alla ricerca di location specifiche e adatte alle loro preferenze. Soprattutto, riusciamo a portare turismo e risorse nelle località meno battute dai circuiti turistici tradizionali che guardano alle grandi città d'arte.
L’offerta, inoltre, non è mai stata tanto visibile, facile da prenotare e più sicura. È poi concepita in modo da rispondere adeguatamente agli standard internazionali e alle aspettative dei viaggiatori.
L’avvento di ulteriori sviluppi tecnologici farà sì che questo mercato possa crescere ancora di piu.
Domanda - Come portale di prenotazione, quali sono le regole del gioco che dovete rispettare?
Ana Perdigao - HomeAway rispetta tutte le leggi presenti nei territori in cui opera, che siano Europee, nazionali o regionali. Va tenuto sempre presente che il nostro è un business misto poiché nato molti anni fa.
Per questo motivo, offriamo opzioni differenti a proprietari e viaggiatori: in alcuni casi, le nostre offerte sono semplici annunci volti a mettere in contatto le parti, con la transazione che rimane un affare privato e gestito al di fuori del sito; in altri casi invece proponiamo un sistema di check out che consenta ai viaggiatori di prenotare la loro sistemazione online mediante il nostro portale.
Domanda - Quali sono quelle che invece invocate per una operatività migliore e per andare incontro al maggiore rispetto delle regole, invocato dal settore alberghiero in primis?
Ana Perdigao - In primo luogo è bene ricordare che il settore delle case vacanza è complementare ad altri tipi di sistemazione dal momento che risponde a diverse esigenze o tipologie di viaggiatore.
Contribuisce inoltre all’attrattività turistica del nostro paese. Senza l’offerta delle case vacanza, molti turisti – specialmente quelli provenienti dall’estero – potrebbero prendere un’altra decisione al momento di scegliere la propria destinazione.
Per essere ancora più attrattivi nei confronti dei turisti, non dobbiamo penalizzare il mercato degli affitti brevi ma anzi, al contrario, lo dovremmo semplificare facendo incontrare allo stesso tavolo governo e Regioni. L'obiettivo deve essere quello di avere semplici e chiare regole che valgano per tutti gli attori del mercato e poi lasciare spazio alla concorrenza.
Per la gran parte dei proprietari, l’attività di affitto è soltanto un modo per generare reddito addizionale. Per questo motivo, regole chiare e semplici possono essere capite meglio e adottate tempestivamente da questi stessi affittuari privati. Troppa complessità o un numero di regole eccessivo potrebbero danneggiare un’attività economica di successo e impattare negativamente sul livello di attrattività dell’Italia in quanto destinazione turistica.
Per quanto riguarda il decreto legge n.50/2017, dalle informazioni in nostro possesso, esso prevede l'obbligo di riscossione da parte delle piattaforme online della tassa applicabile agli affitti brevi. In principio, questa legge é applicabile dal 1° giugno 2017. Tuttavia, tale provvedimento necessita di un decreto attuativo che dovrà essere pubblicato nell’arco di 90 giorni dalla pubblicazione dello stesso. Per il momento, non possiamo determinare in che modo la nostra piattaforma possa procedere alla riscossione di tale tassa e auspichiamo quindi che siano apportati maggiori chiarimenti in merito.
Ci teniamo a precisare che HomeAway é favorevole a qualsiasi misura che abbia come obiettivo la lotta contro l’evasione fiscale, ma sarà necessario capire in che modo il ruolo di sostituto di imposta possa essere compatibile con la nostra natura di piattaforma online, come definita dalla Direttiva EU sull’E-commerce. HomeAway ha intenzione di sostenere ogni iniziativa di dialogo con l’Agenzia delle Entrate per capire quali sono gli obblighi che ricadono sulla nostra società e come procedere per essere conformi alla legge.