Domanda - La Versilia è nota per la sua ricettività alberghiera: qual è la novità per cui avete dato vita alla vostra Associazione?
Gaia Granelli - Creare un paradigma nuovo per una destinazione che ha alle spalle una tradizione di oltre cinquanta anni di notorietà internazionale, come la Versilia. Infatti il turismo, dal boom economico in poi, ha avuto un impatto sul territorio e sulle nostre comunità tale da rompere l’equilibrio natura-uomo che costituiva l’identità paesaggistica. Noi abbiamo sentito la necessità di ricostruire questo equilibrio.
I nostri obiettivi sono:
- sensibilizzare la collettività sui vantaggi derivanti da una partecipazione attiva alla creazione di una nuova politica di promozione del turismo rurale, portatrice di ricchezza diffusa e di vantaggi per la qualità della vita di tutta la cittadinanza;
- diversificare l'offerta di ospitalità turistica integrandola con nuovi punti di interesse fondati sulla specificità rurale, ambientale, la cultura storica, la tradizione gastronomica e le attività agricole ed artigianali tipiche favorendone la conoscenza estesa e lo sviluppo ecocompatibile.
Domanda - Come realizzate questa missione di sostenibilità turistica?
Gaia Granelli - L’ospitalità turistica diffusa sul territorio dell’entroterra, presso piccole strutture ricettive, disseminate nella regione rurale costiera dell’alto Tirreno: questo è il core businnes dei soci della Associazione Locatori Turistici Versilia. La filosofia degli associati è basata sul principio che il turismo che scaturisce da un’offerta di ospitalità rurale diffusa sia un turismo più sostenibile per la comunità ospitante. Le strutture abitative sono case di piccole dimensioni, per lo più retaggio dell’economia agricola storica locale, sapientemente restaurate, che sono preferite dai viaggiatori stranieri alla ricerca di nuove esperienze di conoscenza ambientale, storica, artistica e perché no anche enologica e gastronomica,
Domanda - Come pensate di porvi di fronte all’evoluzione in atto nel trend di domanda turistica internazionale?
Gaia Granelli - Documentati sulle motivazioni delle nuove correnti di traffico turistico ormai conclamate, ci siamo attivati per generare un’offerta in linea con la nuova domanda di turismo esperienziale che privilegia un rapporto ravvicinato con la comunità locale dei residenti fino a volerne condividere la quotidianità e il life style.
Così è nato un “prodotto” innovativo nell’area del turismo responsabile denominato “Oltre la Versilia” (nella versione inglese è stato reso con “A touch of Tuscany”) che ha conseguito nel 2016 il Premio Turismo Responsabile Italiano Cristina Ambrosini per l’area ospitalità, con la seguente motivazione: “Un volto nuovo della Versilia all’insegna dell’accoglienza responsabile. Qui la cura del territorio si unisce all’autenticità dell’ospitalità diffusa con invidiabile perfezione”.
Domanda - Quali dovrebbero essere gli effetti positivi della vostra proposta per il territorio della Versilia?
Gaia Granelli - Nel 2017, proclamato da UNWTO anno internazionale del turismo responsabile, abbiamo rodato la nostra formula promozionale che coniuga l’offerta dell’ospitalità di qualità nelle tipiche dimore rurali, restaurate conservandone il carattere originario ma con tutti i requisiti di sostenibilità energetica ed ecologica, con le proposte esperienziali di outdoor e sport, arte e storia, benessere e tradizione enogastronomica che il tessuto imprenditoriale e commerciale locale mette a disposizione dei visitatori. Si distribuisce così, secondo noi, la ricchezza in una economia circolare che dovrebbe innescare in futuro un processo virtuoso di sostegno reciproco, creando una rete solidale di imprese locali artefice di una filiera corta di servizi turistici.
Domanda - Come vi ponete nei confronti della categoria degli albergatori?
Gaia Granelli - Si pensi alla differenza che c’è tra la concentrazione di umanità presente nella fascia litoranea dei primi 500 metri dalla spiaggia costellata di alberghi, seconde case, parcheggi, locali pubblici e centri commerciali impersonali, e la pace di un ambiente di collina costellato di borghi in posizione dominante con case rurali distribuite tra gli ulivi e i castagni lungo cammini e sentieri storici immersi in un paesaggio che racconta di un’agricoltura di sopravvivenza secolare. Ovviamente la competizione non esiste tra due offerte così diversificate che sono privilegiate da segmenti di domanda totalmente differenti.
Noi proponiamo un’alleanza sinergica con le altre categorie dell’ospitalità per promuovere anche attraverso il Consorzio di promozione Turistica della Versilia la nostra destinazione su tutti i target di clientela nei mercati esteri, là dove dovremmo veramente armarci per competere con le altre destinazioni turistiche storiche e soprattutto con quelle emergenti.
Domanda - Quale è stata la strategia di promozione per diffondere il vostro messaggio?
Gaia Granelli - Nel primo anno di attività ci siamo fatti portatori del nostro messaggio di sostenibilità ambientale e socio-economica presso tutte le sedi istituzionali e commerciali che ci è stato possibile raggiungere: dall’Osservatorio Turistico di Destinazione di Camaiore a quello della Versilia, dal processo partecipativo per il contratto di lago del Massaciuccoli, nato nell’ambito del progetto europeo Retralags- Mitomed, alla fiera di Milano city a “Fa la cosa giusta” e al BIT 2017.
L’intento è sensibilizzare il pubblico, ma anche gli addetti ai lavori, sull’esistenza di una nuova Versilia in grado di sollecitare nuovi flussi di viaggiatori tra i millennials e gli altri target-groups emergenti nella domanda soprattutto estera. Abbiamo proposto una nuova identità territoriale orientata verso i nuovi parametri della vacanza e del viaggio come esperienza personalizzata di ricerca del benessere individuale, del conoscere i luoghi e del condividere emozioni con le persone.
Domanda - Che programmi avete per l’immediato futuro?
Gaia Granelli - Crescere. Con il nostro segmento di offerta pensiamo veramente di poter integrare l’immagine della destinazione Versilia per renderla più competitiva sui mercati emergenti e presso quei settori della domanda più sensibili alle proposte di viaggio green e sostenibili.
L’essenziale è che la nostra categoria abbia una rappresentanza forte per stimolare le amministrazioni ad intraprendere la strada dei servizi e delle infrastrutture necessari a qualificare il territorio e più saremo numerosi nell’Associazione più facilmente potremo dotarci di quegli strumenti promozionali aggiornati senza i quali oggi non sei visibile: penso ovviamente al web con i social media e ad affiancare i canali di offerta consolidati della sharing economy con un portale dedicato alla nostra rete di imprese.
Per informazioni e adesioni all'Associazione, clicca qui.