Analizziamo dunque, in questo percorso illustrato da Sergio Lombardi, autore di questa analisi, i dati ufficiali, per cercare di individuare i possibili beneficiari di questo bonus, che vale fino a 500 euro, per nuclei di tre o più persone (300 euro per due persone e 150 euro per una persona), nella misura dell’80% come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura e nel restante 20% come detrazione d’imposta sul reddito del viaggiatore.
IDENTIKIT DEL TURISTA DI PROSSIMITA’
Secondo i dati 2019 Istat e Bankitalia, i turisti italiani che viaggiano in Italia sono circa la metà del totale degli arrivi (50,67%), dormono in media meno notti e spendono un pò meno, rispetto ai turisti stranieri.
Soggiorni in Italia |
Turisti italiani |
Turisti stranieri |
Arrivi totali |
50,67% |
49,33% |
Giorni di pernottamento |
3,27 |
3,43 |
Spesa totale per il viaggio |
365 euro |
461 euro |
Spesa giornaliera per il viaggio |
83 euro |
105 euro |
ANALISI DEL CAMPIONE DI BENEFICIARI
Verifichiamo le attività turistiche potenzialmente beneficiarie del bonus vacanze, utilizzando i dati ufficiali del Comune di Roma, che abbiamo selezionato, sia perchè è la città con il maggior numero di strutture ricettive e locazioni turistiche in Italia (oltre ventimila in totale), che per la completezza e dettaglio dei dati a noi disponibili.
Roma - totale strutture: 20.326
Settore alberghiero: 1.174 strutture
Settore extralberghiero: 11.404 strutture
Locazioni turistiche: 7.663
Altre attività: 85
(Dati forniti dal Comune di Roma – Elaborazione Taxbnb)
PRIMO SCREENING: ATTIVITA’ NON IMPRENDITORIALI
Secondo il Decreto Rilancio, il Bonus vacanze compete per i servizi turistici in ambito nazionale offerti da:
- imprese turistico ricettive,
- agriturismi,
- bed&breakfast (e tutte le attività presenti nel codice Ateco 55.20.51, secondo il chiarimento del Ministro Franceschini nella videoconferenza del 14/5, quindi imprenditoriali).
Escludendo le attività non imprenditoriali (12.684 strutture fra LT, CaV e B&B non professionali), restano 7.642 strutture imprenditoriali a Roma che potenzialmente possono rientrare nel bonus.
SECONDO SCREENING: COMPLIANCE CHECK
Secondo lo stesso decreto, le imprese turistiche, per fruire del bonus vacanze, devono essere “in possesso dei titoli prescritti dalla normativa nazionale e regionale per l'esercizio dell'attività turistico ricettiva.”
Questo abbatte ancora più drasticamente il numero dei potenziali beneficiari, perchè attualmente, a Roma le strutture extralberghiere (locazioni turistiche escluse), che sono in regola col CIR – CISE (codice identificativo regionale) sono solo un quarto del totale (esattamente il 24,96%): più di ottomila strutture non hanno infatti il codice, che va richiesto e non viene invece assegnato d’ufficio come l’altro codice recentemente introdotto nella Capitale, il CIU, dall’utilizzo prevalentemente fiscale (contributo di soggiorno). Proprio la scarsa diffusione del CIR ha causato l’esclusione di migliaia di strutture dai contributi a fondo perduto previsti nel Lazio (Piano Regione Vicina), che è ancora possibile richiedere fino al 5 giugno, da parte delle strutture che hanno i requisiti previsti.
TERZO SCREENING: ATTIVITA’ FUORI DALLE PIATTAFORME
In poche righe di articolo, siamo passati da ventimila strutture totali a Roma ad ottomila che potrebbero accettare il bonus vacanze, ridotte ulteriormente a sole duemila con codice regionale in regola. Ma il Decreto rilancio prevede anche che i viaggiatori che utilizzano il bonus “devono effettuare il pagamento senza l'ausilio, l'intervento o l'intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici, diversi da agenzie di viaggio e tour operator.”
Mentre le esclusioni delle OTA dal bonus (e potenzialmente anche dei Property Managers in quanto intermediari con piattaforme e portali propri) stanno causando polemiche (vedi la sezione “Le reazioni degli operatori al bonus” a fine articolo), la formulazione “selettiva” del bonus nel decreto potrebbe portare a contenzioso, attraverso l’impugnazione da parte degli esclusi del provvedimento attuativo previsto.
E a questo punto, risulta impossibile individuare soluzioni con tali requisiti, visto che oggi su Airbnb risultano 29.436 annunci a Roma (più del totale delle strutture – fonte InsideAirbnb), e sul portale di Booking risultano 7.556 annunci, compresi in questo caso gli alberghi. Meno del solito, perchè molte attività sono chiuse, in riapertura, o con il calendario ancora bloccato.Lo stesso vale, naturalmente, per ogni comune ed ogni territorio.
Esiste quindi nella realtà la figura dell’host disintermediato al 100% ed è intenzione del legislatore favorirlo o, piuttosto, la statistica ha superato la realtà? Non vorremmo che, nell’allocare i 2,4 miliardi di euro (di cui 1,677 miliardi per quest’anno e 734 milioni per l’anno prossimo), sicuramente insufficienti a pagare le vacanze a un'intera nazione, si siano utilizzati dei criteri troppo restrittivi, dei sottoinsiemi troppo limitanti, che hanno stravolto la finalità del bonus fiscale?
E’ apprezzabile voler favorire le famiglie con redditi medio-bassi (nuclei familiari con Isee non superiore a 40mila euro), ma tendenzialmente questi soggetti hanno una minore propensione a viaggiare, o lo fanno con itinerari ridotti e fissi, verso proprietà di famiglia (seconde case di proprietà o di parenti), o senza pernottare nella località di destinazione in strutture ricettive.
APPLICAZIONE DEL BONUS
Oltre alla ripartizione 80%-20% (80% come sconto-tax credit dalle farraginose modalità di recupero che stanno già spingendo molti a non desiderare il bonus e 20% come detrazione per il viaggiatore), il bonus vacanze avrà complessa applicazione, necessitando di un provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate, da adottare sentiti l’INPS e il Garante per la Privacy, oltre che di una circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate, che rischiano di erodere altro tempo prezioso a una stagione turistica già ridotta.
LE REAZIONI DEGLI OPERATORI AL BONUS
Secondo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, la misura "assorbe oltre due dei tre miliardi previsti per il turismo: andranno alle famiglie con redditi medio-bassi che forse difficilmente andranno in vacanza e gli hotel che decideranno di non riaprire non ne beneficeranno".
Sul bonus vacanze, aggiunge Alessandro Nucara, d.g. di Federalberghi, "non sono note le modalità tecniche, ma sappiamo che sarà utilizzato d'intesa con il titolare della struttura ricettiva e riguarda le prenotazioni dirette".
Marina Lalli, presidente vicario di Federturismo: "in un momento in cui abbiamo maggior bisogno di liquidità, ci si chiede di anticiparne l'80% al cliente: è un'incongruenza più che un aiuto. Abbiamo bisogno invece di un vero aiuto per rimetterci in piedi: speriamo che il testo possa migliorare in Parlamento".
“Così com’è strutturato è da rivedere – secondo Confindustria Alberghi – perché l’80% del valore non viene versato nelle casse dell’hotel, ma è solo un ulteriore credito di imposta, quindi non porta liquidità agli alberghi. Le urgenze sono tante e se non verranno risolte metteranno nell’immediato a rischio l’intero settore alberghiero".
I promotori del Manifesto per il Turismo Italiano #ripartiamodallitalia valutano il bonus una “idea nobile, ma di fatto ininfluente per le imprese”.
Booking: in audizione parlamentare, il country manager Alberto Yates ha chiesto di "non discriminare chi prenota e paga sui portali telematici".
Airbnb: sia in audizione, che in dichiarazioni stampa e in programmi radiofonici, il country manager Giacomo Trovato ha espresso il suo dissenso all’esclusione delle piattaforme digitali dal bonus.
COMMENTO FINALE
L’iniziativa del Bonus vacanze è di per sè molto innovativa e potrebbe ancora costituire uno “shock”, se opportunamente modificato in fase di conversione del Decreto Rilancio. In due recenti articoli, Forbes elogiava simili iniziative del Giappone e della Regione Sicilia. Dalle prime verifiche, anche il bonus siciliano sembra condizionato al canale di prenotazione (solo attraverso le Agenzie di Viaggio). Qualcuno propone già di eliminare del tutto il bonus vacanze, ma si può concludere che i fondi destinati (2,4 miliardi), se ben indirizzati, possono sostenere il turismo. Così, sicuramente il bonus non funziona.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Dottore Commercialista e revisore, componente della Commissione Fiscalità Locale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma, è specializzato nella normativa fiscale, legale e amministrativa sulle strutture ricettive extralberghiere e sulle locazioni turistiche.
Fornisce quotidianamente a property managers, gestori, proprietari e associazioni di proprietari consulenza e assistenza, pubblicando articoli su riviste specializzate (fra i vari editori, Ipsoa e Giuffrè) e su quotidiani economici (fra cui Il Sole 24 Ore e Italia Oggi) e partecipando come speaker ad alcune tra le più importanti manifestazioni di settore in Italia e all’estero.
A inizio 2019, ha lanciato taxbnb, un progetto a supporto della legalità nel turismo extralberghiero.