D- Le associazioni di settore sono necessarie soprattutto quando la frammentazione è elevata ma troppe associazioni non rischiano di creare un'ulteriore frammentazione?
R- Nel nostro comparto siamo l’organizzazione maggiormente rappresentativa con oltre 25 mila associati su un totale di 34 mila alberghi esistenti in Italia. Di conseguenza la nostra mission esclusiva ci porta a lavorare in maniera continuativa nella cura dell’interesse della categoria.
D- Qual è il valore e il ruolo che Federalberghi ha oggi nell'attuale contesto economico-politico?
R- Ogni organizzazione di categoria deve acquisire un grado di specializzazione pressoché totale e il valore aggiunto che una struttura come la nostra ha è proprio l’elevato livello di specializzazione che ci porta a essere gli unici a poter monitorare con cognizione di causa l’evoluzione del mercato e delle esigenze delle aziende.
D- Come è cambiata l'associazione nel corso degli anni? Quali sono gli sviluppi futuri?
R- Qualsiasi associazione, decenni or sono impegnata quasi esclusivamente nelle trattative del rinnovo del contratto di categoria, al giorno d’oggi deve operare offrendo servizi tra i più disparati, in grado di offrire all’associato un fattivo vantaggio economico o un risparmio in termini reali dei propri costi d’esercizio.
D- Qual è il tema predominante a oggi che emerge dal vostro tessuto di associati?
R- Una delle problematiche predominanti, in tempo di recessione ormai prolungata quale quella attuale, è la possibilità, per le aziende in crisi, il cui territorio peraltro è in forte flessione come movimento turistico, di mutare la destinazione d’uso dell’immobile da sempre adibito ad albergo. Un obiettivo che stiamo seguendo da qualche anno e che ci sembra possa costituire una valida scialuppa per imprese e imprenditori in reale difficoltà.