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Sabato, 15 Febbraio 2014 17:59

La frammentazione dei dati nel settore turistico

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La frammentazione dei dati nel settore turistico

Si lamenta la carenza di dati ma ogni giorno ne riceviamo un'infinità di diversa provenienza e origine che leggiamo con diffidenza e, nello stesso tempo, curiosità e attenzione. Perchè, se è vero che i dati sono solo dati, di questi non possiamo fare a meno. Ne parliamo con Benedetto Puglisi, Project Manager di Pythia e Docente di Marketing Turistico all'Università degli Studi di Catania e Salvatore Fiorelli Sanna, Sales Account Manager di Evols.

D- Si può parlare ancora oggi, con le tecnologie che abbiamo a disposizione, di mancanza di dati e di difficoltà nel loro reperimento?

Benedetto Puglisi- Purtroppo si. La maggior parte di coloro che operano nel settore turistico a livello nazionale, regionale e locale lamentano una carenza di informazioni, strutturate e fruibili, per poter indirizzare politiche e strategie. In particolare, la situazione attuale si caratterizza per carenza di informazioni aggiornate in tempo reale e di dati previsionali, basso confronto e collaborazione, perdita di competitività, politiche tariffarie al ribasso.

D- I dati sono ancora necessari e perchè?

Salvatore Fiorelli Sanna- Oggi più che mai le strategie di sviluppo delle imprese turistiche e del territorio dipendono dalla disponibilità di dati aggiornati, attendibili e dettagliati. Non è possibile pianificare senza dati, altrimenti si passa dalla programmazione all’improvvisazione, pertanto la “reservation analysis” e il “market forecast” forniscono stime previsionali dei flussi e degli indicatori di mercato.

D- Se i dati vengono raccolti in maniera frammentata non si corre il rischio che siano parziali, non servirebbe un unico raccoglitore di dati o perlomeno una connessione mondiale tra i diversi raccoglitori?

Benedetto Puglisi- Purtroppo è proprio questo il problema del settore turistico, in particolare italiano. La maggior parte degli osservatori turistici oggi disponibili basano le loro analisi su indagini di mercato frammentate. Tali indagini, per loro stessa natura, non consentono di coprire la totalità dei soggetti ma si basano su campioni, restituendo spesso un dato non significativo, ma soprattutto in questo modo non si dispone mai del risultato di analisi in tempo reale. La velocità con cui quotidianamente è necessario prendere decisioni sulle leve strategiche da attivare per conquistare nuove quote di mercato nel turismo, impone la necessità di lavorare su dati sempre aggiornati e disponibili nell’immediato e non su report di indagini che, una volta realizzati, fotografano spesso un contesto già superato e quindi non più reale.

Salvatore Fiorelli Sanna- Certamente un Osservatorio Turistico Nazionale capace di gestire dati aggregati in tempo reale consentirebbe, anche alle Regioni, di poter identificare in anticipo quelle che poi saranno la variazione dei trend di mercato, analizzando lo storico e l’andamento corrente delle prenotazioni e delle cancellazioni delle camere delle strutture ricettive. Anche il territorio sarà sempre al centro dell’analisi mediante la creazione di un rapporto d’interdipendenza tra le performance alberghiere e l’attrattività potenziale delle risorse turistiche della destinazione.

D- Perchè nasce Pythia e per quale ragione può definirsi un modello innovativo?

Benedetto Puglisi- Sulla base della consapevolezza di tali problematiche, Evols, società con esperienza pluridecennale nello sviluppo di soluzioni informatiche per l’hotellerie, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, ha implementato un modello innovativo di osservatorio turistico previsionale per il turismo.

Tale strumento, denominato Pythia (dal nome dell’oracolo di Delfi), è in grado di fornire informazioni e dati non solo sul consuntivo ma anche sul previsionale, supportando le decisioni strategiche del soggetto su cui si focalizza l’analisi (hotel, gruppo, territorio, distretto, ecc.). Pythia, supera le problematiche degli osservatori tradizionali sia nella fase di raccolta che in quella di elaborazione, configurandosi come il primo modello di osservatorio in grado di rappresentare uno strumento concretamente a servizio delle imprese turistiche e della destinazione. Il sistema si presenta innovativo perché basa la raccolta dei dati (flussi turistici, performance alberghiere, prenotazioni), in modo automatizzato e anonimo, tramite un’applicazione server che si interfaccia con i PMS delle strutture alberghiere. In questo modo, si evita la problematica di dedicare tempo all’ imputazione dei dati e si garantisce la disponibilità immediata, significatività e attendibilità degli stessi. Inoltre, attraverso Pythia, è possibile creare uno strumento di integrazione al fine di identificare la brand reputation di un'impresa e di destinazione turistica attraverso l’utilizzo di tecniche innovative sia di data management che di data integration, in grado di gestire la grande varietà di fonti informative legate ai commenti, giudizi, valutazioni (presenti sui portali di prenotazione, sui social network, sui siti web dedicati, sulle news, ecc.) sulla qualità dei servizi turistici, delle risorse turistiche e in generale delle destinazioni.

Salvatore Fiorelli Sanna- Proprio nell’ottica delle destinazioni e della difficoltà di trovare notizie riguardo al concetto di Destination Reputation che ha preso piede l’idea del blog www.destinationreputation.it per informare, aggiornare e scrivere su questo importante argomento. In tal senso si è partiti dalla considerazione che il primo canale di comunicazione che influenza positivamente (o negativamente) gli acquisti è il passaparola. Il turista utilizza la rete e le informazioni presenti al fine di potersi confrontare con coloro che già hanno visitato un territorio e che hanno condiviso i contenuti, all’interno del web, cosi influenzando l’immagine percepita della destinazione, conseguentemente il potenziale turista potrà sentirsi attratto da una località con una positiva e forte reputazione, rispetto a una altra non apprezzata dagli utenti della rete.

La Destination Reputation è pertanto fondamentale non solo per le Pubbliche Amministrazioni e gli imprenditori alberghieri ma bensì per tutte le attrattive della destinazione (beni culturali, beni ambientali, risorse enogastronomiche, eventi), i servizi offerti sul territorio (ristoranti, intrattenimento, trasporti, noleggi, mezzi pubblici) e i servizi di viaggio (aerei, treni) che nell’ottica di una strategia di promozione e commercializzazione saranno tra loro integrati per completare l’esperienza di viaggio e di soggiorno del potenziale turista.

Oggi non è più possibile affrontare le sfide che il mercato pone rimanendo nell’ottica individualista e localista che da sempre ha caratterizzato il settore. Il processo di “concorrenza collaborativa” (coopetition) si realizza attraverso la condivisione di dati e informazioni utili a conoscere meglio il mercato e a massimizzare il proprio ricavo. Si collabora nella condivisione dei dati, si compete attraverso il miglioramento degli standard qualitativi.

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