D- L'appeal del mercato italiano è cresciuto nell'ultimo periodo, soprattutto all'estero dove World Capital è ben insediata da anni.
R- Si, gli operatori internazionali che finora hanno approcciato il mercato immobiliare italiano come intermediazione, adesso possono contare su un operatore che si è strutturato con un hotel department che è in grado di rapportarsi in modo diverso e più professionale. Questo contribuisce a rendere più interessante e appetibile il mercato italiano all'estero.
D- Quali sono i principali focus sui quali vi siete concentrati negli ultimi mesi?
R- Abbiamo strutturato un business fatto per l'investitore internazionale perchè ormai è questo che il mercato richiede. Quindi, preparare e offrire un "pacchetto" che non comprenda solo l'immobile ma che aggiunga anche la gestione, sia nella forma classica della locazione che in quella più attuale del management, possibilmente con un tenant internazionale. Questo per sbloccare un mercato che è bloccato su valori non allineati e non allineabili, tra l'altro con strutture e gestioni ormai datate. In questo modo, cerchiamo di orientare le proprietà a cedere non solo l'immobile ma anche la gestione per poter proporre e collocare il prodotto sul mercato internazionale. Per fare questo, bisogna trovare un gestore che affianchi la proprietà, che sia internazionale. In questo momento sono molti gli operatori interessati a entrare nel mercato italiano e la scelta è facilitata dall'aumentata competizione tra i vari tenant che aiuta l'allineamento dei valori nelle contrattazioni.
D- Quali sono allora gli obiettivi dell'Hotel Department consequenziali a questa nuova strategia per il prossimo futuro?
R- In considerazione del numero di richieste provenienti da operatori in particolar modo internazionali ma anche nazionali per contratti di gestione dal 3 al 5 stelle lusso, il nostro target operativo è quello di sviluppare un nuovo progetto serio e concretamente realizzabile per ciascun mese. La capacità di realizzazione e quindi il relativo tasso di successo sarà tanto più alto, quanto sarà maggiore la propensione al dialogo e alla condivisione di risultati tra proprietà e gestori. Al crescere della disponibilità a tale comunanza tra le parti, corrisponderà la crescita del numero di operazioni finalizzate. Pertanto sempre più il nostro sforzo sarà in questa direzione.