D- Espresso e Social sono dunque le caratteristiche scelte per connotare Espressohotel?
R- L'idea era quella di creare un hotel dinamico, vivo e attivo in una location strategica con l'obiettivo di sviluppare il primo Social Hotel d'Italia e in Espressohotel ogni elemento architettonico è stato studiato per incentivare l’ospite a fare nuove conoscenze e a condividere le sue esperienze, senza mai rinunciare alla privacy di cui si ha bisogno, vivendo il soggiorno Espressamente. Espressamente è infatti l’App, pensata per coinvolgere l’ospite in modo inedito e divertente, precaricata su un tablet Samsung dato in uso gratuito agli ospiti dell'albergo.
D- Questo binomio Espresso e Social è replicabile in altre strutture?
R- Con Espressohotel stiamo già verificando nuove aperture, anche in franchising, a Firenze, Torino, Roma e Berlino. In questi primi due mesi di apertura abbiamo avuto recensioni positive dal 95% di chi ha soggiornato. Hanno molto gradito il letto very large e soffice ma anche l'atmosfera divertente e coinvolgente dell'hotel: dal calciobalilla al vero mini campo da calcio a disposizione degli ospiti.
D- Quali sono stati i tempi di realizzazione del progetto?
R- Espressohotel è un mirabile esempio di riqualificazione urbana: abbiamo preso un ex-edificio industriale e lo abbiamo rimesso a nuovo, ponendo rigidi vincoli di rispetto dell’ambiente e di abbattimento dei consumi. L’edificio è ora dotato di serramenti a bassa dispersione, coibentazione interna, pannelli solari termici e fotovoltaici sulla terrazza sommitale, vasche per il recupero dell’acqua piovana, impianto di condizionamento con tecnologia VRV e con set della temperatura da parte dell’ospite entro range molto ampi – grazie al sistema di condizionamento e riscaldamento sincrono. E nel parcheggio dell’hotel saranno presto disponibili due veicoli elettrici E-Vai con palina per la ricarica. Ci abbiamo impiegato circa 3 anni con un investimento di 15 milioni di euro.