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Domenica, 12 Ottobre 2014 22:46

Turismo russo: sarà calo?

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Turismo russo: sarà calo?

Dopo anni di fervida attenzione al mercato russo che rappresenta una fetta importante del turismo in Italia, negli ultimi mesi e, proprio in prossimità di Expo 2015, questo sembra apparire meno alla ribalta, complice in parte la complessa situazione politica come anche un tasso di crescita ridotto rispetto al passato. Facciamo il punto con Alessandro Casula, esperto conoscitore e operatore professionista di turismo russo in Italia, che nel 2009 ha creato un sistema di classificazione degli alberghi italiani, Russkiy Kliuch, che si basa sull'offerta di servizi verso la clientela russa e che viene utilizzato dai principali operatori del Paese.

D- Il mercato russo è insofferente?

R- Innegabile vi sia una situazione politica alquanto delicata che incide profondamente anche sul mercato turistico, ma pur vero che restano ancora elementi molto forti a favore, che il turismo dall'area C.S.I. comprende 15 paesi, non solo la Russia, e che situazioni come queste generino delle importanti opportunità.
I flussi turistici, in questi ultimi anni, infatti, hanno avuto incrementi a doppia cifra, con punte ben superiori al 20%. Anche se quest'anno vi é un assestamento,  le crescite giustificano ampiamente un lavoro col mercato russo. Tra i 15 paesi del CSI, inoltre, alcuni stanno entrando in Europa, per esempio la Georgia, con un Pil che l'anno scorso superava l'8% e flussi turistici in costante aumento, addirittura nel MICE. A maggior conferma, la Georgia sta beneficiando del blocco delle esportazioni in Russia, in quanto ha incrementato le proprie.
In ultimo, ma non meno importante, alcuni investitori russi si concentrano sull'Europa, per timore che la situazione economica russa peggiori, e soprattutto quella inflattiva del rublo sta già offrendo dei segnali in questa direzione. Alcune operazioni importanti anche nel settore alberghiero sono state già portate a termine.

D- Come si posiziona Russkiy Kliuch in questo nuovo contesto?

R- Russkiy Kliuch sarà sempre a maggior supporto nell'informazione e garanzia al mercato CSI confermando il ruolo che ha avuto da quando è nato e che ha contribuito a portare una sempre maggior attenzione nell'accoglienza dedicata all'ospite proveniente da quest'area. Oggi è sempre più frequente trovare in hotel personale madrelingua, traduzione e una maggiore attenzione alle abitudini russe. Sono oltre 1.000 gli hotel italiani che presentano il rating Russkiy Kliuch e oltre 1.000 in altri 30 paesi dell'outgoing russo.

D- Perchè oggi un hotel italiano dovrebbe certificarsi?

R- A maggior ragione in questo particolare momento storico, vi sarà una più attenta selezione delle strutture in cui prenotare e la struttura certificata Russkiy Kliuch avrá "la marcia in più".

D- Ci sono altri operatori che hanno duplicato o tentato di duplicare questo modello di "approccio" al mercato russo?

R- L'interesse verso strumenti come Russkiy Kliuch é confermato anche lato offerta. É infatti appena terminato positivamente con una causa vinta a favore di HVM, la societá che ha creato Russkiy Kliuch, il tentativo di concorrenza sleale e utilizzo improprio del marchio da parte di un'altra società. Anche l'Ambasciata italiana ha creato un rating molto simile - decalogo Russian Friendly -, proprio pochi mesi or sono. Ci sará da vedere che contenuto avrà questo strumento sul piano operativo, quindi sul mercato. Nel frattempo Russkiy Kliuch va avanti con sempre maggiore successo, attraverso la certificazione di importanti realtà turistiche e il forte consenso degli operatori CSI.

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