D- Cosa è esattamente Italia Hospitality - Red Carpet to Italy?
R- E’ l’aggregazione delle eccellenze Italiane impegnate ad attrarre investitori e operatori interessati al mercato Italiano.
Fanno parte dell’alleanza – no profit – aziende alberghiere, la principale banca Italiana, UniCredit, presente nei più importanti mercati esteri, l’associazione alberghi Confindustria, Kartell, azienda leader nel design italiano presente in 130 Paesi, un broker italiano.
E' un'iniziativa privata ma istituzionale insieme e, soprattutto, concreta per dare valore al paese. No profit, perchè l'unico che ci deve guadagnare è il cliente finale che porterà più fatturato all'Italia, attraverso diversi canali e, quindi, ci dovrà guadagnare l'Italia.
D- La partecipazione è aperta ad altre aziende o associazioni private o altro?
R- Si tratta di un'alleanza inclusiva, non esclusiva, una corrente di pensiero trasversale.
Gli stakeholder di ITALIA Hospitality sono direttamente o indirettamente collegati all’industria dell’ospitalità che ritengono sia una vetrina elettiva per il made in Italy che rappresentano.
Entreranno presto, perciò, altre realtà, nel comparto del Food and Beverage e dell’Automotive, del Contratc e dell'Export. Calvisius, Bellavista, ma anche Alfa Romeo e Maserati sono tra i potenziali partner, Sky parteciperà come media partner.
D- La scelta dell'International Hotel Conference di Berlino per il debutto è casuale?
R- La presenza all’IHIF di Berlino, l’evento più importante nel mondo per gli investitori e gli operatori alberghieri, nasce dalla precisa richiesta degli organizzatori perché è altissimo l’interesse della business community verso l’Italia, percepita all’estero come “irraggiungibile” per la mancanza di interlocutori organizzati a rete per soddisfare la domanda estera di investimenti.
L’Indonesia, solo per citare un esempio, era presente all’IHIF 2014 addirittura con il Ministro del Turismo e della creatività economica.
Questo fatto dà la misura di quanto il settore sia considerato importante e trainante per l’economia di Paesi quali il nostro.
Non dimentichimo che a livello globale 1 posto di lavoro su 11 è nel turismo. L’Italia, poi, ha in più una struttura produttiva legata alla filiera del design, del food, del vino, dell’automobile, il cui successo deriva dall’export. Se pensiamo che i clienti degli alberghi sono mediamente per oltre il 50% stranieri, con punte dell’75-80 % nelle destinazioni più note, capiamo come agire con politiche di comunicazione e marketing integrate sui turisti stranieri possa portare vantaggio a tutte le componenti della filiera produttiva.
D- I prossimi passi dopo Berlino?
R- ITALIA Hospitality organizzerà una serie di iniziative volte a rafforzare l’immagine del Paese nel mondo; incontri, convegni, roadshow finalizzati a sensibilizzare le aziende e a creare interesse intorno al settore dell'ospitalità per creare il driver dello shopping del Made in Italy.
Il Turismo deve essere il volano per l'Italia perchè intorno al turismo e al viaggio si possono creare tante vetrine per prodotti che spaziano dal food al beverage e trasformare opportunità di visita in stimoli per l'acquisto.