La crisi greca avrà, infatti, un impatto soprattutto psicologico, che comporterà un generalizzato rallentamento delle transazioni nel periodo estivo, che comunque rappresenta la fase temporale più debole anche in condizioni normali di mercato. A partire dall'autunno, tuttavia, gli effetti negativi dovrebbero essere superati nella maggior parte dei mercati, anche se è probabile un prolungato rallentamento dell'aumento delle quotazioni.
Nonostante uno scenario economico ancora fragile, quindi, il settore immobiliare europeo registra un clima di crescenti ottimismo e fiducia. Il 2014 ha segnato una fase di stabilizzazione, mentre il 2015 è l’anno della svolta nella maggior parte dei mercati con il fatturato dei cinque principali Paesi europei che dovrebbe chiudere il 2015 con il segno positivo e una previsione di aumento totale del fatturato dei mercati del 3,4 per cento.
I rischi del sistema economico e l’elevato tasso di disoccupazione rallentano però la ripresa in alcuni Paesi, come la Francia e l'Italia. Nel mercato italiano, infatti, nella prima parte del 2015, nonostante i segnali positivi, non si è innescata una vera ripresa. Sono aumentati gli investimenti esteri, ma è cresciuto solo marginalmente il comparto residenziale. Le famiglie comprano alloggi solo per miglioramento abitativo e non bastano il calo dei prezzi e la maggiore facilità di mutuo a innescare una vera ripresa.
Invece, un piccolo boom nel nostro Paese viene segnato dal settore alberghiero che con un incremento del fatturato immobiliare superiore al 10%, sarà oggetto di approfondimento specifico nella due giorni di Previsioni e Strategie di questa edizione 2015 dove i temi saranno le previsioni per il prossimo anno sui principali mercati e le trasformazioni urbane.