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Venerdì, 31 Luglio 2015 21:53

Alberghi: La questione romana, la rivolta degli albergatori della Capitale

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Alberghi: La questione romana, la rivolta degli albergatori della Capitale
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La "questione romana", scatenata dalla pubblicazione di un articolo sulla stampa straniera, è stata alla ribalta a livello nazionale e internazionale anche grazie all'azione dell''Associazione dei Direttori d'Albergo del Lazio che ha risvegliato l'interesse sui diversi aspetti che essa racchiude. Per non dimenticare e non far dimenticare, abbiamo chiesto a Roberto Necci, Presidente ADA Lazio, di riportare l'attenzione sul vero cuore del problema.

 
Domanda - Il recente articolo sullo stato di degrado di Roma del New York Times ha giustamente scatenato una reazione a catena ma qual è l'aspetto principale su cui dobbiamo soffermarci a riflettere per guardare al problema dalla giusta prospettiva?
 
Roberto Necci - L'attacco a Roma sulla stampa internazionale ha una tempistica sospetta, improvvisamente le principali testate mondiali hanno pubblicato un lancio di stampa della Reuters dandone ampio risalto sia sulle edizioni cartacee che on line.
Come Presidente di Ada Lazio Associazione Direttori d'Albergo ho sentito l'esigenza di intervenire, ho avuto un incontro con il giornalista della Reuters spiegando il mio punto di vista: Roma non ha solo aspetti negativi che comunque sono presenti in ogni capitale del mondo e sarebbe il caso che ogni tanto la stampa si preoccupasse delle eccellenze italiane che francamente nell'industria dell'accoglienza romana non mancano, e non mi riferisco alle strutture ed agli alberghi, mi riferisco alle persone che ci lavorano, in ogni reparto dei nostri hotel, dal front office all'housekeeping. 
Dati alla mano, mostrati alla stampa estera, Roma ha un apprezzamento riguardo il personale dell'accoglienza superiore alle altre città europee.
Cosi Ada Lazio ha lanciato la campagna La Roma che piace dove in poche ore sono giunti centinaia di messaggi contenenti l'apprezzamento che i clienti lasciano rivolto al personale dei nostri hotels.
Questo logicamente non deve essere un alibi per l'amministrazione pubblica che come Ada Lazio ma anche e sopratutto come Federalberghi Roma di cui faccio parte del Consiglio Direttivo e della Giunta Esecutiva continuiamo a sollecitare.
 
Domanda - Il vostro intervento è stato giusto e tempestivo ma ora cosa si può e si deve fare per risolvere la questione e alberghi e albergatori in particolare, come si muoveranno?
 
Roberto Necci - La situazione romana e' decisamente complessa, qui un plauso va fatto all'associazione datoriale Federalberghi Roma, che in una situazione oggettivamente difficile da un punto di vista degli interlocutori istituzionali riesce ad essere presente nei vari tavoli funzionali alla tutela degli interessi del settore.
E' auspicabile tuttavia una presa di coscienza dell'amministrazione sullo stato dei trasporti, del decoro e dell'abusivismo commerciale, con interventi decisi che risolvano una volta per tutte la situazione.
Intanto, per non dimenticare, prosegue - attraverso la casella di posta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - la raccolta degli attestati di gradimento da parte dei turisti verso lo staff e la qualità dell'accoglienza che saranno raccolti, inviati e pubblicati dalla stampa straniera. 

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