Finora sono 735 i comuni italiani -come risulta dall’ultimo report realizzato da Federalberghi con il supporto dello Studio Becheri- che applicano l’imposta di soggiorno (712 comuni) o l’imposta di sbarco (24). Tali comuni, pur costituendo ‘appena’ il 9% degli 8.047 municipi italiani, detengono il 56,3% della capacità ricettiva nazionale e ospitano il 66,8% dei pernottamenti che i clienti italiani e stranieri effettuano ogni anno nel nostro Paese.
I 735 comuni si distribuiscono per il 34,3% nel nord-ovest, il 24,8% nel nord-est, il 19,6% nel centro e il 21,4% nel mezzogiorno. Il 22,8% dei comuni (162) che applicano l’imposta sono località balneari. Un peso analogo è rivestito dalle località montane (159 comuni; 22,3%) e collinari (154 comuni; 21,6%). Le città d’arte sono ‘solo’ 65, ma comprendono le cosiddette capitali del turismo italiano, che muovono grandi numeri. Le destinazioni lacuali sono 86 e quelle termali 31.
“Altro tema, -aggiunge il Presidente degli albergatori italiani- al quale guardiamo con attenzione e preoccupazione, è il percorso di modifica della tassazione sugli immobili. L'IMU più la TASI pagati nel solo 2014 dal comparto ammonta a circa di 893 milioni di Euro, pari a 817 Euro per ciascuna delle 1,1 milioni di camere esistenti nei circa 34 mila alberghi italiani. La proposta che avanziamo è di riconoscere la tipicità dell'immobile alberghiero, che costituisce un investimento ad uso produttivo, al pari dei cosiddetti imbullonati che si prevede di esentare, aumentando la deducibilità degli importi pagati dalle strutture ricettive.
A riprova tuttavia dell’incertezza che ancora grava pesantemente sull’intero settore e che affligge i bilanci delle imprese ricettive, emergono i dati dell’occupazione nel comparto alberghiero che segnano una flessione dei lavoratori dell’1,3%, suddiviso in un -0,6% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -1,9% di lavoratori a tempo determinato.
Questi i dati nello specifico:
- GENNAIO: +0,7% di presenze: +2,4% italiani e -1,8% stranieri; -4,4% di lavoratori occupati: -3,4% indeterminato e -5,8% determinato
- FEBBRAIO: +7,0% di presenze: +3,8% italiani e +11,2% stranieri; -1,5% di lavoratori occupati: -2,0% indeterminato e -0,7% determinato
- MARZO: -0,9% di presenze: -4,5% italiani e +3,3% stranieri; -1,2% di lavoratori occupati: -1,8% indeterminato e -0,4% determinato
- APRILE: -2,1% di presenze: -2,4% italiani e -1,7% stranieri; -2,3% di lavoratori occupati: -1,4% indeterminato e -3,3% determinato
- MAGGIO: +5,9% di presenze: +5,1% italiani e +6,6% stranieri; -1,5% di lavoratori occupati: +0,7% indeterminato e -3,3% determinato
- GIUGNO: +0,6% di presenze: +1,4% italiani e -0,1% stranieri; -0,9% di lavoratori occupati: -0,1% indeterminato e -1,4% determinato
- LUGLIO: +7,9% di presenze: +5,9% italiani e +9,9% stranieri; 0,0% di lavoratori occupati: +2,9% indeterminato e -1,7% determinato
- AGOSTO: +4,6% di presenze: +5,2% italiani e +3,8% stranieri; -0,6% di lavoratori occupati: -0,4% indeterminato e -0,7% determinato
- SETTEMBRE: +3,4% di presenze: +4,1% italiani e +2,9% stranieri; +0,3% di lavoratori occupati: +1,7% indeterminato e -0,7% determinato
- TOTALE GIU/SET: +4% di presenze: +4,3% italiani e +3,7% stranieri; -0,4% di lavoratori occupati: +0,8% indeterminato e -1,1% determinato
- TOTALE GEN/SET: +3,2% di presenze: +2,8% italiani e +3,6% stranieri; -1,3% di lavoratori occupati: -0,6% indeterminato e -1,9% determinato