1. L’area che raggruppa i paesi extraeuropei si contraddistingue per un ottimo incremento nel 2015 (+7,3%). Gli arrivi dagli Stati Uniti, che rappresentano più della metà dei flussi di questo raggruppamento, dovrebbero registrare un aumento del +12,4%. I flussi dal Giappone, in recupero, dovrebbero segnare quest'anno un trend positivo (+3,9%), superiore alla dinamica delle partenze totali dal paese stesso. Dal prossimo anno dovrebbe inoltre manifestarsi un consolidamento del recupero. Il 2016 registrerà un ulteriore incremento dei flussi dai paesi extraeuropei, con un tasso di crescita del +6,4%.
2. I paesi dell’Europa Centrale rimangono il principale mercato di origine per l’Italia rappresentando, con oltre 20 milioni di arrivi, circa la metà dei flussi dai principali paesi. L’area mostrerà un andamento leggermente inferiore alla media nell’anno in corso (+2,3%); la crescita prevista per il 2016 sarà pressoché identica.
3. I flussi provenienti dai paesi dell’Area Mediterranea fanno registrare un debole incremento nel 2015 (+0,8%); la crescita risulterà rafforzata nel 2016 (+1,8%). In questo caso incide la critica situazione economica di Grecia, Spagna e Portogallo. La Francia, che con quasi 4 milioni di arrivi assorbe i due terzi dei flussi dall’area, mostra un andamento in linea con la media.
4. I paesi del Nord Europa, che con oltre 5 milioni di arrivi rappresentano, dopo l’area mediterranea, il mercato di origine meno consistente per il nostro paese, si caratterizzeranno per dinamiche positive dei flussi verso l’Italia sia nel 2015 che nel 2016 (+2,8% e +2,3% rispettivamente). IlRegno Unito (che con 3 milioni di arrivi rappresenta circa i due terzi dei flussi totali dall’area, nonché il quarto mercato europeo in termini di importanza), sarà contraddistinto da un trend di crescita differenziato nei due anni (+3,8% e +1,3% rispettivamente).
- I 21 paesi, raggruppati nelle 4 aree, sono: Area Mediterranea (Francia, Spagna, Portogallo e Grecia); Europa Centrale (Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Olanda);l Nord Europa (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Regno Unito e Irlanda) e Extra Europa (Usa, Canada, Australia, Giappone, America Latina e Africa).
- La stima degli arrivi mondiali considera, oltre ai 21 paesi elaborati dal modello, anche gli altri paesi non inclusi (es. Est Europa, Asia, ecc.) Fonte: CISET
Guardando invece ai movimenti dall'Italia all'estero, le partenze internazionali verso i principali paesi supereranno nel biennio i 23 milioni, con tassi di incremento del +2,3% e +2,6% rispettivamente.
Superiore alla media sarà la crescita dei flussi diretti verso l’Area Mediterranea (+3,4%). Le destinazioni mediterranee assorbono più della metà del totale dei flussi in partenza dal nostro paese. Mediamente più dinamico il movimento verso la Francia primo mercato di destinazione per il nostro paese con oltre 8 milioni di partenze nel 2015.
L’Europa Centrale mostrerà una crescita di poco inferiore alla media nel biennio con tassi pari a +1,8% e +2,0% nei due anni.
Il Nord Europa sarà contraddistinto da un incremento nel biennio con tassi pari a +0,2% e +3,2%rispettivamente. Il Regno Unito rappresenta circa il 70% delle partenze verso l’area, e sarà caratterizzato da un -0,8% nel 2015 e da un +3,3% nel 2016.
Infine, i paesi dell’Extra Europa saranno caratterizzati da un andamento inferiore alla media, sicuramente molto debole durante l’anno in corso e in lieve recupero il prossimo (+0,3% nel 2015, +1,2% nel 2016). Enfatizzando tale dinamica, tra le mete tradizionali d’oltre oceano, gli Stati Uniti registreranno un -0,9% e +1,9% nei due anni.