Molto bene Germania, Ungheria e Portogallo che hanno registrato un incremento in tutti e tre gli indicatori chiave monitorati di performance alberghiera. All'opposto, la Svizzera, che ha avuto un 2015 turbolento per l'improvviso unpegging del Franco Svizzero cui si è aggiunto un inverno molto caldo che ha fatto registrare un calo della domanda nel terzo trimestre dell'anno pari all'1.4%.
Gli eventi degli ultimi mesi del 2015 hanno avuto ripercussioni anche in altre situazioni. Non solo Parigi, che ha visto scendere l'occupazione del 4,8% sino al 76,5% in media nell'anno e che ha raggiunto un calo a dicembre pari al 20%, con il più basso tasso di occupazione nel mese dal 2001 (58,9%) e nonostante il sostegno della conferenza sul clima che si è tenuta dal 30 novembre all'11 dicembre.
Anche Bruxelles, in Belgio, ha registrato a livello annuo un calo dell'occupazione come effetto degli attacchi terroristici in Francia, più evidente nei mesi di novembre e dicembre con delle brusche cadute della domanda.
Per quanto riguarda l'Italia, il 2015 è tutto di Milano che ha registrato un +9.4% nell'occupazione che si è attestata al 69,4% e incredibili aumenti nell'ADR (+19,3% a 155,58 euro) e RevPAR (+30,5% a 107,92 euro). Anche dopo Expo, che ha trainato la città da maggio a settembre, il mercato ha tenuto con eventi di grande rilevanza come Eicma e ITMA.
Guardando infine al solo mese di dicembre, rispetto al 2014, l'Europa registra un +0,6% nell'occupazione pari a 59,1%, un +2,4% nell'ADR a 105,36 euro e un +3,1% nel RevPAR a 62,30 euro.
Sempre nel mese di dicembre 2015, la pipeline dello sviluppo alberghiero ha totalizzato 1.132 hotel per 161.940 camere in Europa con un incremento del 16,2% di hotel rispetto al dicembre 2014 e del 7,8% di camere.
Sono ben 60.787 le camere e 458 gli hotel in costruzione nel mese nell'intero continente, la maggior parte in UK e a seguire Germania, Turchia e Russia.