L'Italia è la meta europea più ambita per organizzare matrimoni internazionali con la Toscana, la Costiera Amalfitana e Venezia in testa. Questo il principale dato confermato dall'Osservatorio sul Wedding Internazionale di Sposa Mediterranea Network.
Il matrimonio internazionale, la scelta di sposarsi all’estero, è un business di rilevanti dimensioni. In Italia il giro d’affari nel 2014 superava i 350 milioni di euro e nel 2015 i 400 milioni, un dato in costante ascesa, superiore di quasi il 50% a quello rilevato due anni prima. L’Italia, dopo i Tropici, è al secondo posto assoluto tra le mete mondiali e al primo tra quelle europee più gettonate per i destination weddings.
La Costiera Amalfitana è preceduta solo dalla Toscana come meta nazionale per la celebrazione di matrimoni internazionali. Ad amare il matrimonio made in Italy sono soprattutto gli inglesi, seguiti da statunitensi e canadesi, ma anche Russi e Cinesi.
Il matrimonio internazionale è tra l’altro un ottimo veicolo per fidelizzare turisti e accrescerne quindi i flussi. Il 25% di chi si sposa in Italia torna per festeggiare il primo anniversario. Il 47,6% dopo 2 o 3 anni, il 12,4% dopo oltre 5 anni. Il 90% consiglia agli amici di sposarsi in Italia.
"Il mondo del wedding non è un fenomeno di colore – sottolinea Suita Carrano, General Manager di Sposa Mediterranea Network e coordinatrice dell'Osservatorio - ma un vero e proprio comparto economico. Lo dimostrano i dati. Le istituzioni devono impegnarsi per far crescere le pmi come avviene negli altri settori. L'Italia del wedding ha un potenziale immenso e grandi testimonial come Sofia Coppola,Tom Cruise, George Clooney e Petra Ecclestone che hanno scelto di sposarsi qui. Dobbiamo solo saperlo sfruttare e mettere a sistema. Il mondo wedding crea numerose opportunità occupazionali. Si richiedono però sinergie per far si che ogni matrimonio possa portare beneficio non solo alla città ospitante ma anche alle località limitrofe, con pacchetti strutturati Matrimonio + Viaggio di nozze. Questo renderebbe ancora più appetibile il prodotto Italia che ora appare, agli occhi del turista straniero, come un mondo frammentato dove esistono tante attrazioni, ma distanti anni luce tra loro. Importante e fondamentale anche una sinergia tra wedding planners italiani in modo da poter vendere pacchetti su tutto il territorio italiano garantendo la stessa qualità ed un prezzo omogeneo."
Il Wedding Made in Italy è vincente per buon cibo, buon vino, arte, cultura e panorami, oltre che la certezza di un calore umano difficilmente trovabile in altre nazioni. Nel 75% dei casi, chi viene in vacanza in Italia decide di organizzare il proprio matrimonio in Italia.
Nel 2014 i destination weddings sono stati oltre 6200 (censiti), con un costo medio per matrimonio di 50 mila euro e hanno prodotto in Italia un giro d’affari di più di 350 milioni di euro, un dato quasi superiore al 50% confronto ai dati del 2012. La permanenza media in Italia, in occasione del matrimonio è di 3,5 giorni. Il 90% delle coppie hanno poi approfittato per proseguire la luna di miele in Italia.
Le mete storiche e più gettonate in Italia restano indiscusse: Toscana 43%, Costiera Amalfitana 38%, Umbria 8%, Venezia e i Laghi 6%. New Entry da qualche anno sono la Puglia e la Sicilia.
Le locations preferite sono hotel di Pregio, ma non obbligatoriamente 5L, Ville storiche e Castelli, nuove locations sono Limoneti, Agriturismi di lusso, Masserie, Cantine Vinicole, borghi incontaminati e sconosciuti
Le nazioni che amano il wedding made in Italy sono il Regno Unito 25%, Stati Uniti e Canada 15,4%, Russia 9,4%, Giappone 7,8%, Australia 5,2%, Arabia Saudita 6,3%, Cina 4,6%, Brasile 4,2 e Germania 1,5%. Il restante 21% è equamente diviso tra le nazioni emergenti, quali Paesi Baltici ( con un’alta percentuale di Lituania), Paesi ex Orbita Russa, Turchia e India.
Il numero di invitati medi è di 25 persone per i matrimoni d'oltremare, matrimoni Europei da 35 fino ad arrivare anche a +100, matrimoni Asiatici 8 persone. La percentuale di ritorno dopo il matrimonio è pari al 25% che torna per festeggiare il primo anniversario ( normalmente questa è una courtesy dell’Hotel o del Wedding Planner per fidealizzare la clientela), il 15% torna in Italia per il primo anniversario ma in altra destinazione, il 47,6% torna in Italia dopo 2 o 3 anni successivi al matrimonio, il 12,4% torna in Italia dopo oltre 5 anni, il 40% del totale si fidealizza per oltre 5 anni, il 90% consiglia agli amici di sposare in Italia.
Riguardo all'organizzazione diretta o tramite weddding planner, il 50% chiede il supporto di un wedding planner italiano, che conosca bene la lingua, il 35% si affida ad un wedding planner estero, il 15% organizza da solo (normalmente sono persone che frequentano la località da anni). Del 50% di matrimoni organizzati da Operatori stranieri o direttamente, il 35% utilizzano fornitori locali. Solamente il 68% delle coppie visitano la destinazione prima del matrimonio, il restante 32% si affida completamente all’esperienza del wedding planner.