"Comparando infatti i dati di quest’anno con quelli del 2015 - sottolinea il Presidente degli albergatori italiani Bernabò Bocca, la differenza di italiani in vacanza registra un incremento addirittura del 16,5% con un totale di circa 7,15 milioni di connazionali tra maggiorenni e minorenni che si potranno permettere una vacanza dormendo almeno una notte fuori casa. Il 92% di italiani che si muoveranno poi preferiranno l’Italia per questa breve vacanza, anche per la situazione di incertezza dovuta all’allarme terrorismo in vaste aree del mondo che condiziona le scelte turistiche, pur non fermando la voglia di muoversi a conferma degli ulteriori sintomi di ripartenza dell’economia dell’intero Paese".
Guardiamo perciò nel dettaglio ai dati emersi dall’indagine effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions dal 23 al 27 maggio intervistando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) un campione di 3.005 italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni. Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, tale da includere anche i minorenni, mediante l’assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche ed Ampiezza Centri.
Saranno circa 7,15 milioni (rispetto ai 6,14 milioni del 2015) gli italiani che approfitteranno del ponte del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive, dormendo almeno 1 notte fuori casa e segnando un +16,5% rispetto al 2015.
Di essi la maggioranza, pari quasi al 92% (come nel 2015) rimarrà in Italia, mentre l’8% andrà all’estero (come nel 2015).
Nella scelta della tipologia della vacanza di questo ponte, il 54,4% sceglierà il mare (rispetto al 58,4% del 2015), il 18,1% (rispetto al 16,9% del 2015) preferirà le città d’arte maggiori e minori, l’11,1% (rispetto al 12,5% del 2015) andrà in località di montagna. Un 4,2% (rispetto al 3,6% del 2015) ne approfitterà per una pausa in una località lacuale ed un 2,9% (rispetto all’1,9% del 2015) prediligerà una località termale e del benessere.
Per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee faranno da polo attrattore con oltre il 65%.
L’alloggio vedrà una affermazione della casa di parenti o amici con il 31,2% della domanda (rispetto al 31,6% del 2015). Seguono la struttura alberghiera con il 25,8% (rispetto al 27,1% del 2015), la casa di proprietà con il 14,5%, i Bed&Breakfast con il 9,3% e l’appartamento in affitto con il 5,1%.
La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 290 Euro (rispetto ai 267€ del 2015) di cui 256 Euro (240€ nel 2015) per chi rimarrà in Italia e 693 Euro (650€ nel 2015) per chi andrà oltre confine.
Ciò determinerà un giro d’affari turistico di circa 2,1 miliardi di Euro (rispetto agli 1,6 mld del 2015) per un +26,5% rispetto al 2015 e la permanenza media si attesterà sulle 3,2 notti (3 notti nel 2015).