Dal sondaggio condotto da Airbnb e FattoreMamma su un campione di oltre 1.000 mamme con figli emerge come per oltre il 57% delle famiglie anche la vacanza è fonte di stress e ci racconta come viene vissuto il viaggio, dalla sua pianificazione al racconto, scoprendo nuove tendenze.
Viaggiare in famiglia significa ancora per lo più raggiungere un luogo di villeggiatura
Il 65% delle mamme dichiara che, viaggio a parte, il programma per quest’anno è di alloggiare l’intero periodo nello stesso luogo. 3 famiglie su 4 hanno scelto di pianificare le vacanze in Italia, mentre il 25% preferirà l’estero. Per l’83% si tratterà di un periodo di 1-2 settimane; solo una minoranza (10%) si permetterà fino a 3 o 4 settimane (7%) fuori casa.
Regina delle destinazioni nazionali si conferma como lo scorso anno l’Emilia-Romagna
Seguono appaiate al secondo posto della classifica Toscana e Puglia e a seguire le isole: Sardegna e, al quinto posto, la Sicilia. Il 18,5% delle intervistate si spingerà oltre i confini nazionali rimanendo però in Europa (Spagna, Grecia e Francia nella top 3) mentre, per il 5% che si concederà una vacanza a lungo raggio, la meta preferita sono gli Stati Uniti.
Chi è soddisfatto ritorna
Oltre una intervistata su tre dichiara di aver prenotato nello stessa struttura in cui aveva già soggiornato e 1 su 4 si fida invece di esperienze positive già fatte da altri amici.
Sulle vacanze estive si riversano tutte le aspettative di relax, serenità e condivisione accumulate nei lunghi mesi invernali
La vacanza è per eccellenza il momento della famiglia, le mamme lo sanno bene, ed è probabilmente questa “ansia da prestazione” che non le lascia completamente tranquille. Per il il 58% del campione la vacanza risulta infatti “fonte di stress” che si genera soprattutto prima della partenza: nello scegliere la destinazione perfetta che metta d’accordo i gusti e le esigenze di tutti (44%) ma anche successivamente, mentre si fanno le valigie (22%) o durante il viaggio che spesso avviene in macchina (23%).
Forse è anche per questo che le mamme preferiscono iniziare i preparativi con molto anticipo: il 74% del campione a Pasqua aveva già prenotato le vacanze estive. Il 40% si era già organizzato a febbraio.
Diminuiscono rispetto allo scorso anno le “mamme last minute”
Solo l’8% del campione dichiara di organizzarsi solo un mese prima della partenza.
Il professor Giuseppe Iandolo, Ph.D, responsabile del PSISE di Madrid (Servizio di Psicologia Clinica dello Sviluppo) e direttore del Master di Psicologia dello sviluppo Infantile della UEM commenta: “Viaggiare è un’opportunità di ricaricarsi emotivamente e recuperare, in un modo diverso dal solito, sia la relazione di coppia che quella con i nostri figli. Qualsiasi viaggio implica una certa flessibilità e la capacità di adattarsi a nuovi ambienti, situazioni, persone e culture. Per questa ragione è molto importante informarsi bene nella fase di pianificazione, creando aspettative realistiche del viaggio che sta per iniziare”
Tutti a tavola, meglio se in giardino
Il momento dei pasti rimane cruciale, anche e soprattutto in vacanza e, con una famiglia da gestire, non è sempre facile trovare un punto di incontro tra le esigenze di riposo della mamma, le necessità di budget e i gusti dei più piccoli.
Se il 36% dichiara di voler cucinare il meno possibile e di ricorrere molto spesso al ristorante, per il 62% del campione è essenziale poter disporre di una cucina durante il soggiorno: il 44% dichiara di amare mettersi ai fornelli in vacanza come a casa, l’8% sceglie di mangiare soprattutto fuori, ma preparandosi tutto a casa, mentre il 10% preferisce mangiare a casa ma affidandosi a piatti freddi semplici e veloci da preparare.
Questa tendenza si riflette anche nelle caratteristiche dell’alloggio più richieste in fase di prenotazione: la presenza di uno spazio esterno per cucinare, con il 43% delle preferenze è seconda solo alla posizione strategica (65%). Hanno grande importanza anche un’ampia dotazione di elettrodomestici (30%), la presenza della piscina (14%) e locali spaziosi (89%).
Live like a local, anche per i più piccoli
Al centro dell’organizzazione della vacanze ci sono sempre e comunque i più piccoli: occuparsi del loro intrattenimento è la preoccupazione principale per il 38% delle mamme intervistate, più impegnativo della gestione dei pasti (21%) o della gestione degli spostamenti (20%). Sempre più importante per le mamme è quello di assicurarsi che la vacanza sia un’occasione per la famiglia e per i figli di immergersi nella cultura locale, favorendo una dimensione sociale, specialmente incontrando persone del posto. Così, il 25% dichiara di preoccuparsi che l’intrattenimento permetta ai propri bambini di interagire con i coetanei. Il 37% si preoccuperà invece in prima persona di organizzare le attività di intrattenimento dei figli.
Online o offline?
La vacanza deve consentirci di “staccare la spina”, di ritrovare i nostri tempi e i nostri spazi, ma è possibile oggi resistere alla tentazione di condividere i momenti più belli della vacanza in tempo reale con amici e parenti? Solo il 31% dichiara di esserne capace, e di scegliere di restare offline. La maggioranza si divide invece tra Whatsapp (19%) e i vari social media (44%). Cresce il numero di coloro che scelgono di condividere sui social anche le immagini dei propri bambini: il 25% è favorevole, il 19% preferisce invece evitare.
Il segreto per una vacanza perfetta forse non esiste, ma ci sono consigli che è utile tenere a mente
Innanzitutto, ci ricorda il professor Iandolo, “Quando andiamo in viaggio con la famiglia, è importante cercare di non replicare durante il viaggio gli stessi filtri, le aspettative e le dinamiche che utilizziamo solitamente nel nostro ambiente di provenienza. Questo significa essere pronti a vivere il viaggio con informazioni affidabili ma senza schemi troppi rigidi, un’attitudine, questa, che risulta spesso più facile per i bambini che per gli adulti. Perciò, Vivi la pianificazione del viaggio con la capacità di elaborare le informazioni di un adulto, ma vivi il viaggio stesso con la disponibilità e l’apertura di un bambino”.