Giugno 2018 è stato condizionato dal clima che ha frenato le partenze, ma luglio ha recuperato ampiamente e, in attesa dei dati a consuntivo, si può certamente dire che la stagione è stata aperta al meglio.
Per agosto, è positivo il bilancio delle prenotazioni alberghiere nelle località marittime con la conferma, per il terzo anno consecutivo, di un trend in significativa crescita.
Le presenze di italiani fanno registrare ad agosto un incremento medio del 3% nelle settimane a cavallo di ferragosto e del +2% per quella immediatamente successiva.
Stazionaria la domanda estera nei segmenti medium e downscale, mentre le strutture luxury mostrano un trend in aumento tra +1 e +3% con una clientela proveniente soprattutto da Francia, Germania e Russia.
Rispetto agli anni precedenti emerge poi un dato interessante su alcune città italiane come Torino e Verona con dati decisamente crescenti sia per il turismo interno che per quello internazionale.
Le strutture alberghiere del capoluogo piemontese in positivo sia per quanto riguarda la clientela italiana, in deciso aumento nella prima settimana di agosto, che per quella straniera che aumenterà tra il 2 e il 3% nella settimana di ferragosto e in quella successiva. Dalla Francia e dalla Spagna il maggior aumento di ospiti.
Verona registra invece un aumento medio mensile delle prenotazioni del 2% con un +3% di italiani, soprattutto nelle ultime settimane di agosto; resta invece allineato allo scorso anno il dato degli stranieri.
Nonostante la situazione geopolitica sia percepita come meno pericolosa rispetto al recente passato, l’Italia riesce comunque a confermarsi come una meta in crescita, anche in destinazioni non tradizionalmente caratteristiche per il mese di agosto.
Un altro segnale importante è la tenuta dell’offerta alberghiera che pur vedendo progressivamente crescente la concorrenza di altre tipologie di ricettivo – case, bb, extralberghiero – continua a trovare grande attenzione sul mercato. Se mediamente le analisi che monitorano le vacanze parlano di 38 milioni di turisti italiani, considerate seconde case e altre forme di ricettivo, certamente il settore alberghiero e la villaggistica, forti anche di un trend di profondo rinnovamento, si confermano ancora al top delle preferenze dei viaggiatori.