Dopo i miglioramenti negli scambi degli anni passati, nel 2020 la Puglia sarà prima tra le regioni del Sud per incremento del numero di compravendite. Con un aumento attese del 6,7 per cento nel 2020 sull’anno in corso, si avranno 36.500 compravendite stimate, coprendo circa il 23,2 per cento del totale degli scambi nel Sud. Sarà terza come peso immobiliare per il sud, superata dalla Sicilia con il 25 per cento, e dalla Campania con il 24,2 per cento sul totale. La Puglia presenta un andamento superiore a quello del Meridione con un incremento del 2,3 per cento in dieci anni.
Bari, che dal 2014 presenta una crescita costante delle transazioni residenziali, anche nel corso di quest’anno presenta una variazione positiva del 7 per cento, che la porterà con 3.800 unità transate. Per il 2020 si prevede un ulteriore aumento del 7,9 per cento, per arrivare a 4.100 compravendite residenziali. Per la città di Bari si stima un incremento delle transazioni residenziale dal 2010 al 2020 del 36,7 per cento superiore sia a quello nazionale, del 18 per cento, sia a quello complessivo del sud, che presenta un meno 7,8 per cento.
Per quest’anno e per il prossimo sono previste quotazioni in crescita a Bari, rispettivamente del 1,7 per cento nel 2019 e del 2,3 per cento nel 2020, per la Puglia solo per il prossimo anno si prevede un lieve aumento dello 0,3 per cento, per il Sud un lieve calo dello 0,1 per cento, per L’Italia un incremento dell’uno per cento.
La Puglia è anche la prima meta per gli acquirenti privati provenienti dall’estero, superando anche Lazio e Toscana. Secondo le stime di Scenari Immobiliari hanno scelto questa regione 1.600 famiglie, cioè il 22,6% su un totale di 7.100 investitori; di queste compravendite, circa la metà ha riguardato il Salento.
Tra il 2010 e il 2019, in Italia circa diecimila cinquecento persone provenienti dall’estero hanno comprato una casa ad uso turistico in Puglia, qualcuno per usarla solo per il periodo di vacanza, altri per trasferimenti più o meno lunghi. Si stima un investimento di oltre tre miliardi di euro.
Dal 2010 ad oggi, l’Italia ha aumentato la quota di famiglie straniere acquirenti del 73 per cento, ma la Puglia passa da circa seicento compravendite nel 2010 a milleseicento previste per la fine del 2019, con un incremento del 129,6 per cento.
Dal 2015 al 2020 si stima un totale di circa 49,6 miliardi di euro investiti nel settore immobiliare “core” (uffici, negozi, centri commerciali) in Italia, di questi il 6,2 per cento nel Sud Italia. Le quote di investimenti core nel Sud, sul totale investito nel bel paese, sono previste in crescita, si passa dal 7,5 per cento del 2018 al 10 per cento nel 2020.
Per l’anno prossimo si stima un ammontare di 9 miliardi di euro di investimenti istituzionali nel mercato immobiliare, di cui quasi un miliardo di euro per il Sud, di questi circa il 48% in Puglia, prima tra le regioni meridionali per attrazione di capitali per investimenti “core”.
Questo risultato è una costante della regione Puglia che sul totale di investimenti istituzionali al Sud raccoglie, ogni anno, sempre una quota superiore al 40 per cento, mantenendo incontrastato il suo ruolo di locomotiva del meridione.