Da un lato, le linee guida tolgono il distanziamento di un metro tra i partecipanti, recependo così le istanze del settore che da mesi chiedeva che centri congressi, sale meeting di alberghi e location per eventi fossero assimilati a cinema e teatri. Ma dall'altro, la fine del distanziamento è accompagnata da un’indicazione che potrebbe generare grande confusione: "Il numero massimo dei partecipanti all’evento dovrà essere valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per poter ridurre assembramenti di persone, dopo confronto con le autorità sanitarie locali."
Sale meeting, centri congressi e tutti gli spazi per eventi hanno una capacità massima già definita in base alle normative. Rivederla ogni volta, e per ogni singolo evento, è materialmente impossibile, sottolineano gli esponenti di #Italialive, l’aggregazione delle associazioni del settore che evidenziano come sia impossibile da attuarsi concretamente.
Anche la Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo, evidenzia come si stia creando grandissima preoccupazione nel settore alberghiero: "Gli alberghi sono tra le location preferite per l’organizzazione di convegni e di congressi, ma le nuove linee guida rischiano di creare incertezze tali da bloccare completamente questa attività. È difficile pensare che per ciascun convegno o congresso l’Asl di competenza possa e abbia il tempo di effettuare una singola valutazione e fornire una indicazione specifica, peraltro in tempi stretti come richiede l’organizzazione di queste attività. Per non parlare poi dell’assegnazione dei congressi a livello internazionale, dove evidentemente non possiamo permetterci incertezze nella determinazione degli spazi e delle relative capienze. Ultimo il tema degli eventi contrattualizzati già per le prossime settimane dove appare ancora più complesso pensare di gestire una modifica in corsa rispetto a quanto già organizzato."