Questi i dati che emergono dall'indagine realizzata da Scenari Immobiliari che periodicamente raccoglie ed elabora dati nei vari paesi del mondo e che evidenzia come tra gli europei, gli italiani sono i secondi acquirenti di immobili all'estero, dopo i tedeschi e prima degli inglesi e dei francesi.
L'edizione 2014 del Rapporto, rileva che la spinta ad acquistare all'estero per gli Italiani derivi dalla carenza di immobili di qualità in Italia (soprattutto nelle zone di mare e montagna) e dal peso elevato della fiscalità sulle seconde case. La quota di famiglie che acquista la seconda casa all'estero per uso diretto, si mantiene stabile al 35% ed è rivolta soprattutto al mare e verso immobili di dimensioni contenute in località caratterizzate da prezzi bassi e collegate all’Italia da voli low cost. Aumentano però gli acquisti per motivi personali, quali trasferimento per lavoro, "fuga" dall’Italia nell’età della pensione o per studio dei figli nelle principali città universitarie. Si tratta del venti per cento degli acquisti, estremamente differenziati quanto a dimensioni, caratteristiche e capitali investititi. E un incremento si segnala anche negli acquisti per investimento. Infatti soprattutto in città come New York o Parigi è facile locare piccoli appartamenti e ricavare redditi interessanti.
Per quanto riguarda le destinazioni, aumenta l'interesse per la Gran Bretagna e la Spagna, stabili gli Usa, mentre calano Grecia e Francia. Forte corrente di acquisti verso la Svizzera, soprattutto il Canton Ticino.
L'acquisto medio è di 130mila euro, ma aumenta il numero di chi spende più di 1 milione di euro. Al primo posto tra gli acquirenti all’estero ci sono i lombardi, seguiti dai veneti.
Le informazioni relative agli acquisti degli italiani sono state raccolte ed elaborate da Scenari Immobiliari presso le autorità dei diversi Paesi e le organizzazioni degli operatori immobiliari locali. Gli acquisti analizzati riguardano solo le residenze, prima e seconda casa, e sono escluse le altre destinazioni.