Secondo il più recente dato pubblicato dall’Istat il numero dei B&B in Italia ammonta a 25.000 unità con un aumento del 5,8% rispetto al 2012 e dà lavoro a 40.000 persone per un fatturato di circa 128 milioni di euro.
Il Rapporto 2014 sul B&B in Italia è scaturito da 54 domande somministrate a un campione di 2.500 B&B equamente distribuiti sull'intero territorio nazionale. L'obiettivo è stato quello di produrre una fotografia attuale, quanto più analitica possibile, sul bed and breakfast in Italia individuandone principali trend e potenzialità in una offerta turistica di tipo integrato.
Dal campione emerge che le donne, il 60%, sono coloro che si occupano dell'attività. Il dato sulla gestione femminile conferma quello del 2011. Il 52% degli intervistati possiede un diploma di istruzione superiore e il 31% ha la laurea. La maggior parte degli intervistati, il 38%, non ha altre occupazioni al di fuori della gestione del B&B e quasi la metà dei gestori partecipanti, il 49%, ha una età compresa tra i 46 e i 65 anni. Il sondaggio rileva solo un leggero aumento (poco più del 2%) dell'età media dei gestori rispetto al dato del 2011.
Per quanto riguarda la distribuzione dei bed and breakfast in Italia la concentrazione maggiore è nel Nord Italia con il 44%; segue il Centro con una percentuale del 29% e il Sud con il 14%. Cresce la concentrazione dei B&B nel Nord Italia a scapito di Centro, Sud e Isole sebbene l'aumento dell'offerta rispetto al 2011 sia di pochi punti percentuali.
Il 50% dei b&b italiani è pressoché equamente distribuito tra una città di medie dimensioni (25%) e la campagna (24%). Il 19% si trova in una località di mare e il 18% in un piccolo borgo.
Quanto all’identità stessa del B&B, emerge la fotografia di una struttura familiare, semplice, e del classico “bed and breakfast” che ci è arrivato dalla tradizione anglosassone. Delle tre classificazioni proposte, la scelta della “vocazione” del B&B vede in testa la tipologia familiare (73%), seguita dalle strutture di charme e design (21%) e dalle dimore storiche (16%). La struttura è nella maggior parte dei casi un appartamento o un’abitazione indipendente (60%), mentre nel 22% dei casi si tratta di case rurali e nel 18% di ville. Nella classica tradizione del bed and breakfast puro, il 72% dei gestori vive all’interno del B&B, e le camere a disposizione degli ospiti sono da 1 a 3 (71%).
Asso nella manica del B&B, i prezzi medi per camera non superano, nella maggior parte dei casi (59%), i 60€. 70€ a notte è il prezzo solo nel 18% dei casi, e ancora nel 18% dei casi si va dai 70 ai 90€. Solo il 5% degli intervistati pratica un prezzo superiore a 90€ per camera a notte. Rispetto al sondaggio 2011 si possono individuare alcune difformità, con una differenziazione delle tariffe sia verso il basso che verso l'alto; sono infatti cresciute le percentuali dei B&B che praticano il prezzo di 30 o 40€ a camera e di quelli che, invece, puntano su una offerta più costosa.L'ospitalità familiare è, oramai, una microimpresa turistica a tutti gli effetti inserita nel territorio di pertinenza e connessa con le istituzioni locali, con l'associazionismo e con le altre forme di impresa turistica. I B&B creano ricchezza, concorrono allo sviluppo locale e sono attori protagonisti di una crescita economica fondata sul patrimonio culturale del Paese. Il 30% dei B&B intervistati fa parte di qualche associazione turistica o di categoria, il 55% propone ai propri clienti convenzioni speciali con ristoranti, negozi, autonoleggi, centri benessere e altre realtà “leasure” del territorio, il 95% distribuisce materiale di informazione turistica e praticamente tutti (il 99% degli intervistati) danno in prima persona consigli turistici ai propri ospiti. Non solo: alcuni B&B (il 22%) diversificano l'offerta proponendo le attività più svariate all’interno della struttura stessa, dalle mostre d'arte e d'artigianato, ai corsi, alle conferenze, ai concerti, alle degustazioni.Il 61% degli ospiti in B&B ha una età compresa tra i 25 e i 40 anni; il 37% tra 41 e 55 anni. Si tratta di una clientela che ama viaggiare soprattutto in coppia (67%) e cerca una ospitalità alternativa a quella tradizionale in grado di conciliare la qualità con il prezzo. In generale si può parlare di un pubblico adulto e in grado di muoversi agilmente tra diversi canali di informazione.
Il 36% degli ospiti arriva dal Nord Italia (-16% rispetto al 2011), il 12% dal Sud (-5% rispetto al 2011). Centro Italia e Isole sono rappresentati nella misura dell'8% e 2%. Rilevante la percentuale di ospiti provenienti dall'estero (24%, ovvero il 9% in più del 2011). Nella scelta dei B&B italiani da parte degli ospiti provenienti dall'estero contano le percentuali di Germania (57%) e Francia (45%). Seguono UK, Olanda, USA. Il movimento turistico nei B&B si svolge prevalentemente nei weekend. Il numero di pernottamenti medi è 2 (57%).
Il B&B viene scelto dal 60% dei viaggiatori per viaggiare con la famiglia. Al secondo posto tra i temi di viaggio e alloggio in B&B c'è il viaggio romantico (44%) seguito dal viaggio con gli amici 39% e dal viaggio culturale (30%). Il 22% della clientela sceglie il B&B come appoggio per uno spostamento dovuto a fini non ricreativi (cure mediche, vicinanza agli aeroporti per transito, etc.).
Ai gestori è stato chiesto anche di fare una classifica di gradimento su cosa soddisfi meglio le esigenze e i desideri degli ospiti. L'accoglienza, con il 74 %, si conferma come la voce che ha raccolto più consensi. Il gradimento dell'ospitalità diventa uno dei requisiti fondamentali di una formula d'alloggio familiare: al piacere della scoperta di un territorio si aggiunge, per l’ospite, quello della conoscenza della gente che vive nei luoghi del soggiorno. I dati che emergono dal grafico evidenziano un un pareggio tra il gradimento espresso per il tipo di alloggio e il rapporto qualità prezzo (60%). A seguire gli ospiti apprezzano la collocazione del B&B (53%) e la colazione che ha guadagnato il 49% delle preferenze. La voce “colazione” nei B&B è disciplinata in Italia dalle Leggi Regionali che indicano, di volta in volta, l’obbligatorietà o meno di servire prodotti confezionati in porzione monodose o di rivolgersi ad un fornitore di servizi esterno e certificato. Il 57% degli intervistati serve una colazione a base sia di prodotti freschi che di prodotti confezionati; il 20% offre esclusivamente prodotti freschi e il 16% solo prodotti confezionati e in dosi monoporzione. La colazione, nella maggior parte dei casi, è varia e tiene conto delle esigenze degli ospiti, nonché di intolleranze e scelte alimentari di tipo etico.
I bed and breakfast italiani confermano la propria vocazione “green”. Quasi tutti (90%) fanno la raccolta differenziata dei rifiuti e utilizzano degli accorgimenti ecocompatibili: dall'utilizzo delle lampadine a basso consumo energetico (93%), ai rubinetti rompigetto (44%), dall'uso di prodotti e detersivi biodegradabili (30%) ai prodotti biologici (27%).
Rispetto al Rapporto 2011, infine, il migliore sistema per promuovere la propria struttura, secondo i gestori, continua a essere Internet (98%), ma al secondo posto, segnalato dal 78% degli intervistati, c'è il passaparola. È stata varcata la frontiera dei Social Network, e oggi la maggior parte delle strutture possiede una Pagina Facebook (69%) che si va ad aggiungere al sito web (85%) nella strategia di marketing in rete. Le prenotazioni sono gestite non più solo attraverso la mail o il telefono, ma anche (e sempre più) con sistemi di prenotazione diretta. Il 52% degli intervistati, infatti, si avvale di booking engine dedicati.