Il Bando, illustrato nell’intervento del Prof. Pier Luigi Petrillo, Consigliere Giuridico del Ministro - Ufficio Legislativo MIBACT, intende favorire i processi di aggregazione tra le imprese turistiche. Obiettivo infatti è sostenere la riorganizzazione della filiera turistica, migliorare la specializzazione e la qualificazione del comparto e incoraggiare gli investimenti per accrescere la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica nazionale, in particolare sui mercati esteri.
Nell’occasione è stato presentato anche l’accordo Associazione Italiana Confindustria Alberghi - UniCredit che prevede interventi fino a 22 anni, per ristrutturazioni e riqualificazioni, ma anche, per l’informatizzazione e promozione.
“Le reti d’impresa possono rappresentare la chiave di volta per il comparto turistico da sempre caratterizzato da un’ampia frammentazione – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – La sinergia in rete permette infatti alle imprese di fare massa critica, superando i limiti dimensionali e territoriali, per guardare a mercati nuovi, anche oltre confine, oggi difficili da raggiungere”.
“Crediamo che l’accordo concluso - dichiara Valerio Crielesi, Responsabile Commerciale Corporate Centro di UniCredit - rappresenti un importante driver per la riqualificazione delle strutture alberghiere nella Regione e a Roma in particolare. Sara così possibile attrarre nuovi flussi turistici con importante indotto sul territorio. Il nuovo focus sulla rete di imprese è un ulteriore tassello verso l’efficientamento di un settore fondamentale per l’economia del territorio”.
“Confindustria punta molto sulle reti d’impresa – afferma Fulvio D’Alvia direttore di RetImpresa - che anche nel turismo occupano un ruolo rilevante: i contratti di rete nel settore sono già più di 50 e coinvolgono 116 tra consorzi e imprese. La rete può essere un volano per il settore turistico, che vale circa il 10% del PIL nazionale, attraverso la creazione di network tra imprese turistiche ma anche di altri settori del Made in Italy come ad esempio quelle culturali e agroalimentari, per valorizzare le eccellenze del nostro paese”.