Fitto il calendario degli eventi che prevede appuntamenti con le cantine più importanti d’Italia per la rassegna “Winery with the Kitchen”; l’apertura dello spazio Krug all’interno del Ristorante Vivendo (22 maggio) e il menu, disponibile tutto l’anno, studiato dallo Chef Francesco Donatelli ispirato alle ricette più famose dello Chef Auguste Escoffier, pioniere della cucina moderna, che curò l’evento inaugurale del St. Regis nel 1894.
I pacchetti invece, onoreranno la poesia, la storia e l’arte. Tre tematiche legate al St. Regis sia per i personaggi celebri che hanno soggiornato negli anni che per gli affreschi e pezzi d’arte e di antiquariato presenti nella hall e negli spazi comuni. In particolare, quello legato alla poesia, è ispirato alla vita di Henry James, famoso scrittore e critico letterario americano di fine ‘800 che trascorse diversi anni nella Capitale alloggiando al Grand Hotel, per cui il pacchetto svelerà i luoghi di Roma più amati dallo scrittore, inclusa la visita alla casa dei poeti Keats e Shelley a Piazza di Spagna.
La storia del St. Regis Roma, 138 camere e 23 suite, inizia a Londra, ad un ricevimento offerto dal noto albergatore Cesar Ritz. Tra gli invitati l’allora Presidente del Consiglio italiano, il marchese di Rudinì, che espresse il suo desiderio di avere anche in Italia un albergo moderno. Pochi anni dopo anche Roma - come già Zurigo e Parigi - conosceva i fasti dell’hôtellerie fin de siècle.
Il servizio impeccabile è, ancora oggi, sinonimo di classe, prestigio e fama internazionale per i quali il St. Regis è stato da sempre conosciuto nei tempi passati. L’antica regola, imposta un secolo fa dal fondatore Cesar Ritz, è ancora valida: “vedere senza guardare, sentire senza ascoltare, essere attenti ma non servili”, prerogativa del servizio maggiordomo completamente dedicato (24 ore su 24) ai desideri e alle esigenze della clientela.