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Venerdì, 09 Maggio 2014 18:36

Al via TDLAB, il Laboratorio del Turismo Digitale

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Al via TDLAB, il Laboratorio del Turismo Digitale

Si è insediato questo pomeriggio al collegio romano il Laboratorio del turismo digitale (TDLAB) del Mibact che ha il compito di definire e favorire l’attuazione della strategia digitale per il turismo in Italia. “Sulla digitalizzazione e sull’integrazione tra cultura e turismo – ha detto il Ministro Franceschini in apertura dei lavori – l’Italia si gioca una partita strategica in termini di possibilità di crescita e sviluppo economico. Le classifiche internazionali ci dimostrano che siamo ancora molto indietro e vista la velocità di questo settore e la forte competizione degli altri paesi non abbiamo tempo da perdere. Per questo, il TDLAB si prende l’impegno di indicare entro sei mesi modalità concrete di intervento per colmare il ritardo digitale del settore turistico italiano e integrare i troppi livelli digitali della pubblica amministrazione”. Nel corso dei lavori di oggi il TDLAB ha deciso di aprire immediatamente un’attività di comunicazione on line al fine di coinvolgere gli operatori del settore nella definizione delle priorità e raccogliere dalla rete suggerimenti e proposte. Nel prossimo incontro, che si terrà il 16 giugno a Roma, saranno invitate le Regioni.

Il “Laboratorio per il Turismo Digitale” (TDLAB) è composto da rappresentanti del Touring Club, Agenzia per l’Italia digitale, Enit, Aci, Expo 2015, Trentorise e da esperti in materia di turismo e innovazione digitale come Euro Beinat, Roberta Milano, Edoardo Colombo, Rodolfo Baggio, Cristiano Radaelli.

Il TDLAB svolge attività di ricognizione:

a) dei sistemi di ricerca e analisi dei dati digitali, dei progetti e delle iniziative di digitalizzazione della filiera turistica al fine di identificare e valorizzare best practice e key influencer dell’ecosistema turismo e di promuoverne l’utilizzo dal parte del settore;

b) degli standard digitali internazionali che favoriscano l'interoperabilità e l’integrazione dell’offerta informativa e ricettiva e la creazione di un ambiente cooperativo fra operatori pubblici e privati;

c) dei modelli di business sostenibili che sfruttino l’opportunità offerta dall’accesso diretto alle informazioni e ai servizi turistici e favoriscano la creazione di applicazioni e servizi.

 
E definisce:

a) le strategie digitali di ricerca, informazione, comunicazione, promozione e commercializzazione dei servizi turistici e culturali e dei prodotti tipici e artigianali in Italia e all’estero;

b) le attività ed i progetti per il sostegno alla digitalizzazione delle PMI e delle amministrazioni pubbliche al fine di favorire la crescita della competitività degli operatori pubblici e privati del settore turistico, culturale e delle produzioni di prodotti tipici e artigianali;

c) i progetti e le attività volte a identificare gli standard di interoperabilità e di integrazione dei dati e dei processi digitali che permettano di condividere dati e informazioni relativi alle differenti componenti del prodotto turistico – quali trasporti, ospitalità, ristorazione, produzione tipica locale, attrazioni culturali e territoriali, eventi e intrattenimento – anche al fine di realizzare banche dati aperte all’utilizzo dei soggetti e delle imprese che operano nel settore;

d) i soggetti, le modalità i tempi e le risorse, a partire dalla promozione delle best practice nazionali, necessarie allo sviluppo dell'economica digitale nel turismo e per la valorizzazione del patrimonio culturale.

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