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Sabato, 06 Settembre 2014 16:51

Federalberghi: estate tristemente negativa

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Federalberghi: estate tristemente negativa

Da giugno ad agosto il turismo alberghiero italiano ha prodotto un risultato pari a zero rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso” è il commento del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati dell’indagine congiunturale realizzata dal Centro Studi della Federazione su un numero rappresentativo di strutture alberghiere. L’indagine è stata svolta dall’1 al 5 di ogni mese intervistando con metodologia casuale internet mediamente 1.607 imprese, distribuite a campione sull’intero territorio nazionale.

Un risultato tristemente negativo -stigmatizza Bocca- che arriva da anni di risultati negativi assommatisi gli uni agli altri nel tempo e che fa suonare il campanello d’allarme per uno dei principali settori economici del Paese. 

In più per la prima volta nella storia delle statistiche turistiche moderne i due mesi clou dell’anno, luglio ed agosto, hanno rispettivamente chiuso in negativo con un -0,6% ed un -0,2% di presenze alberghiere.

Certo, -aggiunge Bocca- nel trimestre estivo si sono succeduti fenomeni meteorologici avversi che hanno sicuramente remato contro le scelte turistiche degli italiani e degli stranieri, ma ormai la stagnazione dei mercati turistici nel Bel Paese è diventata quasi un fenomeno cronico che va curato con immediatezza e misure non convenzionali”.

tabellafederest2014I numeri parlano di un saldo dei pernottamenti alberghieri pari allo 0% da giugno ad agosto (sul medesimo periodo del 2013) determinato dall’ennesimo calo della domanda italiana (-0,6%) ed un lievissimo incremento di quella straniera (+0,6%).

Sul fronte occupazionale, nel medesimo periodo, si registra addirittura un -1,3% frutto di un -2,9% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -0,3% di lavoratori a tempo determinato.

Sul versante dei volumi, alla contrazione dei prezzi certificata da Istat nei giorni scorsi, si aggiungono le cancellazioni e le partenze anticipate per il maltempo registrate sia nelle località marine sia in quelle montane, con un impatto sui fatturati delle imprese ricettive nel trimestre stimabile in un -5%.

L’effetto lenitivo della crescita dei turisti dal resto del mondo, registrata negli ultimi tre anni (giugno/agosto 2011 +11%, giugno/agosto 2012 +1% e giugno/agosto 2013 +4,1%) -evidenzia il Presidente degli albergatori italiani- non è più sufficiente a compensare il crollo della domanda interna e ciò mette con maggior evidenza a nudo il grave momento che le strutture ricettive del Paese stanno attraversando, ancor più grave nelle località che si rivolgono quasi esclusivamente alla clientela domestica.

Secondo Bocca, occorre che Governo e Parlamento varino alcuni provvedimenti non più differibili:  dalla riduzione della pressione fiscale e del costo del lavoro all' aumento del massimale per i pagamenti in contante, dalla semplificazione delle procedure per il rilascio dei visti turistici alla promozione del Bel Paese nel mondo e in Italia stessa.

“L’auspicio, a questo punto, -conclude Bocca- è che almeno una parte degli italiani che non hanno voluto o potuto fare vacanze durante i tipici mesi estivi, colgano le opportunità tariffarie che il mese di settembre abitualmente offre”.

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