Dice Roberto Galano, Executive Vice President, Hotels & Hospitality Group di JLL: “C’è continuo interesse ad investire in Italia da parte di investitori primari internazionali. La mancanza di prodotti di qualità a livello della fascia dei più tradizionali “business hotel” (4 stelle) fa sì che questo interesse non si sia ancora concretizzato al di fuori della cerchia dei trophy asset sebbene la massa di capitali interessata al nostro paese sia notevole.”
L’aumento di liquidità a livello globale sta alimentando la competizione per gli asset attualmente sul mercato, con un numero crescente di underbidder sia nazionali che internazionali con diversi profili di investimento. Commenta Davide Dalmiglio, Head of Capital Markets di JLL: “Continua il momento positivo per il mercato degli investimenti in Italia pressoché in tutti i settori. L'eccesso di liquidità a livello globale, nonostante i dati macroeconomici nazionali, sta comportando un crescente ammontare di capitali allocabili all'Italia che statisticamente non abbiamo mai riscontrato, nemmeno negli anni boom 2006 e 2007. La domanda ricorrente è: come soddisfare questa domanda? I prodotti di qualità come sappiamo sono limitati, sia nel settore uffici che in quello retail/ logistico, pertanto prevediamo uno spostamento graduale dell'interesse dei principali investitori verso asset secondari.”
Nei primi nove mesi del 2014 i volumi si sono attestati attorno ai €2,7 miliardi, in linea con lo stesso periodo del 2013. Sui volumi totali al Q3 è ancora il settore retail a fare la parte del leone: da solo ha attirato circa il 50% dei volumi investiti, anch’essi in linea con i dati del 2013 e ben al di sopra della media decennale del 35%, a confermare il costante interesse sul settore. Il settore uffici rappresenta un terzo dei volumi totali.