Complessivamente, nel 2014, per le partenze mondiali è atteso un aumento del +4,6% mentre le partenze internazionali dai 22 principali paesi di origine dei flussi turistici aumenteranno del +2,0%. L’area meno dinamica sarà costituita dai Paesi del Mediterraneo le cui partenze vedranno un debole segno di ripresa con un incremento del +1,2%. Più dinamici i flussi dal Centro Europa (1,5%), ma ancor più sostenuta sarà la crescita dal Nord Europa (+2,3%, in media) e dai Paesi Extra Europei (+2,8%).
Lo scenario che si prospetta per il 2015 prevede ancora un aumento del 4,6% delle partenze mondiali, contro un +3,1% dei flussi dai 22 principali paesi. Rispetto alla media, dinamiche migliori riguarderanno ancora una volta le partenze dai paesi extraeuropei (+5,2%) e Nord Europa (+3,3%). Per quanto riguarda le altre aree, sembra garantito l’aumento dei flussi in uscita sebbene con percentuali più contenute. Come già indicato, si può ritenere ormai definitivamente superata la dinamica negativa delle partenze dal Centro Europa e tale segnale risulta particolarmente positivo se si tiene conto della dimensione e maturità di tale mercato.
La tabella in allegato riassume il quadro dei flussi incoming e outgoing per l’Italia relativi al biennio 2014–2015, raggruppati in 4 aree: l’Area Mediterranea (Francia, Spagna, Portogallo e Grecia), l’Europa Centrale (Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Olanda), il Nord Europa (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Regno Unito e Irlanda) e l’Extra Europa (Usa, Canada, Australia, Giappone, America Latina e Africa). Il confronto con le partenze totali evidenzia per l’Italia un recupero in termini di arrivi sostanzialmente in linea con la media sui mercati tradizionali (+1,7% e + 2,3% nei due anni, contro +2,0% e +3,1% delle partenze dai principali bacini di origine), meno rapido invece se valutato sul totale dei flussi (+2,1% e + 2,8 nei due anni contro un incremento pari al +4,6% entrambi gli anni).
Nel dettaglio, le principali tendenze della domanda turistica internazionale verso l’Italia sono le seguenti:
- L’area che raggruppa i paesi extraeuropei è contraddistinta da un buon incremento nel 2014 (+2,9%). Gli arrivi dagli Stati Uniti, che rappresentano più della metà dei flussi di questo raggruppamento, dovrebbero registrare un aumento del 3,6+%, mentre i flussi dal Giappone, nonostante le difficoltà di ripresa determinate dalle conseguenze delle calamità naturali di marzo 2011, saranno caratterizzati da un trend comunque positivo (+1,5%). Il 2015 registrerà un ulteriore incremento dei flussi dai paesi extraeuropei con un tasso di crescita del +5,0%.
- I paesi dell’Europa Centrale rimangono il principale mercato di origine per l’Italia rappresentando, con oltre 20 milioni di arrivi, circa la metà dei flussi dai principali paesi. L’area mostrerà un andamento in linea con la media nell’anno in corso (+1,4%); la crescita prevista per il 2015 sarà più attenuata (+1,3%).
- I flussi provenienti dai paesi dell’Area Mediterranea fanno registrare un’inversione di tendenza con un debole incremento nel 2014 (+0,5%); la crescita si rafforzerà seppur lievemente nel 2015 (+0,8%). In questo caso incide la critica situazione economica di Grecia, Spagna e Portogallo. La Francia, che con quasi 4 milioni di arrivi assorbe i due terzi dei flussi dall’area, mostra un andamento in linea con la media.
- I paesi del Nord Europa, che con oltre 5 milioni di arrivi rappresentano, dopo l’area mediterranea, il mercato di origine meno consistente per il nostro paese, si caratterizzeranno per dinamiche positive dei flussi verso l’Italia sia nel 2014 che nel 2015 (+1,8% e +2,8% rispettivamente). Il Regno Unito (che con 3 milioni di arrivi rappresenta circa i due terzi dei flussi totali dall’area, nonché il quarto mercato europeo in termini di importanza), sarà contraddistinto da un trend di crescita stabile (+2,4% e +2,5% rispettivamente).
Un’altra informazione fornita da TRIP riguarda il comportamento degli italiani nella scelta delle loro mete di vacanza all’estero.
Le partenze internazionali dall’Italia verso i principali paesi supereranno nel biennio i 23 milioni, con tassi di incremento del +2,1% e +2,5% rispettivamente.
- Superiore alla media sarà la crescita dei flussi diretti verso l’Area Mediterranea. Le destinazioni mediterranee assorbono più della metà del totale dei flussi in partenza dal nostro paese. Mediamente più dinamico il movimento verso la Francia primo mercato di destinazione per il nostro paese con oltre 8 milioni di partenze nel 2014.
- L’Europa Centrale mostrerà una crescita inferiore alla media nel biennio con tassi pari a +1,7% e +2,3% nei due anni.
- Il Nord Europa sarà contraddistinto da un incremento nel biennio con tassi pari rispettivamente a +1,2% e +2,4%. Il Regno Unito rappresenta circa il 70% delle partenze verso l’area, e sarà caratterizzato da un +0,4% nel 2014 e da un +1,9% nel 2015.
- Infine, i paesi dell’Extra Europa saranno caratterizzati da un andamento inferiore alla media (+1,3% nel 2014, +0,6% nel 2015), anche a causa delle turbolenze socio-politiche e nonostante la ripresa dei viaggi verso le mete più sicure dell’area Nord Africana. Tra le mete tradizionali d’oltre oceano, gli Stati Uniti registreranno un +2,1% e +0,1% nei due anni.
Il rapporto completo, pubblicato due volte l’anno (maggio, edizione primaverile e novembre, edizione autunnale) è disponibile su abbonamento a questo link.