Saranno le località montane quelle più frequentate durante questo ‘ponte’ dell’8 dicembre. Il 38,9% di coloro che si muoveranno (pari a 1.9 milioni di italiani) le preferiranno ad altre mete. Il 26,4% (pari a 1,3 milioni di italiani) andrà in località d’arte maggiori e minori. Il 14,5% (pari a 703 mila italiani) si recherà in località di mare ed un 4,1% (pari a 199 mila italiani) coglieranno questa occasione per ritemprarsi in località termali e del benessere.
La casa di parenti o amici sarà la struttura prescelta dal 30,1% dei viaggiatori, seguita dal 25,9% di chi andrà in albergo e dal 12% che si recherà in casa di proprietà. I bed & breakfast saranno scelti dal 6,8% dei viaggiatori, seguiti dai sempre più in auge rifugi alpini col 4,1% e dall’appartamento in affitto col 3,7% della domanda. I residence ospiteranno il 3,3%, i villaggi turistici il 2,4% come gli agriturismo che stanno sempre più perdendo quote di mercato.
La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), si attesterà sui 262 Euro, importo che genererà un giro d’affari lordo di 1,4 miliardi di Euro. Per chi rimarrà in Italia la spesa media si attesterà sui 231 Euro, mentre chi preferirà mete d’oltre confine la spesa media salirà a 617 Euro.
La durata media, infine, del soggiorno durante questo ‘ponte’ dell’8 dicembre, sarà di 2,6 notti trascorse fuori casa.
Questi i risultati di un’indagine previsionale sul ‘ponte’ turistico dell’8 dicembre svolta da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions dal 1° al 4 dicembre, intervistando con il sistema C.A.T.I. (telefonico) 3.000 italiani maggiorenni rappresentativi di circa 50 milioni di consumatori dell’intera popolazione maggiorenne.
“L’indicazione complessiva che giunge dalla nostra indagine è di una voglia rinnovata di staccare la spina dal tran tran quotidiano, stando comunque molto attenti al portafoglio", commenta il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. "Il dato è importante anche perché nella maggioranza dei Paesi europei l'8 dicembre non è un giorno festivo e quindi in questa occasione potremo contare solo su una parte di domanda internazionale che tuttavia continua ad indirizzare verso l’Italia flussi crescenti di clientela, aiutandoci ad attenuare lo shock provocato dalla caduta della domanda interna. Inoltre, le nevicate previste nelle prossime ore sia sull’arco alpino sia sulla dorsale appenninica potrebbero contribuire a spingere qualche altro connazionale a scegliere di trascorrere anche un solo pernottamento in una delle innumerevoli località sciistiche del Bel Paese”.