“Il mercato alberghiero continua a rafforzarsi e gli investitori sono ben disposti nel rincorrere le migliori opportunità,” ha detto Mark Wynne-Smith, Global CEO , JLL Hotels & Hospitality. “Quest'anno prevediamo un aumento di ricavi per camera disponibile (RevPAR) dal 5 all'8 per cento, e questo dato fa ben sperare per questo settore, che ha molto potenziale.”
Nel 2015 saranno diversi i driver per le transazioni di hotel a livello globale, tra cui:
- domanda che richiede solidi fondamentali,
- maggiore liquidità sui mercati del debito,
- livelli record di transazioni per single-asset,
- maggiore attività su portafogli in mercati secondari,
- crescita del capitale offshore.
Il volume delle transazioni in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) quest'anno dovrebbe raggiungere US$ 24,7 miliardi, trainato dall’attività nelle Americhe che punta a raggiungere US$ 34.5 miliardi, mentre è previsto che nel 2015 i volumi relativi all’area Asia Pacifico arrivino a US$ 8,5 miliardi.
Si prevede che i fondi di private equity basati negli Stati Uniti e investitori del Medio Oriente rimangano tra i primi esportatori di capitali. Tuttavia saranno i cinesi a condurre i giochi in termini di aumenti anno-su-anno nel capitale impegnato.
Il capitale cinese in uscita nel 2014 ha conosciuto una crescita senza precedenti, grazie alla forza dell'economia cinese e all’aumento della valuta. Le politiche del Ministero del Commercio cinese hanno portato ad un allentamento delle restrizioni sugli investimenti stranieri di importo elevato e hanno contemporaneamente ammorbidito il processo di approvazione per gli acquisti all'estero. Queste modifiche permettono agli investitori cinesi un migliore accesso sui mercati chiave globali nel mondo, quali Londra, Parigi, New York, San Francisco e Sydney.
JLL prevede che il capitale cinese in uscita raggiunga un totale di US$ 5 miliardi nel 2015, un aumento di cinque volte rispetto al 2014. Questo pone gli investitori cinesi tra le fila degli esportatori principali di capitale, quali Stati Uniti e il Medio Oriente. Solo pochi anni fa la Cina non si classificava nella lista dei primi dieci.
E’ previsto che i volumi totali degli investimenti in hotel nell’area EMEA, nel 2015,raggiungano US$ 24,7 miliardi. L’attività di investimento sarà trainata da transazioni riferite a single-asset, con Londra e Parigi in testa, mentre transazioni riguardanti portafogli sono previste nel Regno Unito, in Germania e in Spagna. I private equity cercheranno sempre di più di acquisire beni in Europa del Sud e sui mercati europei emergenti, alla ricerca di rendimenti più elevati. Il capitale in uscita dal Medioriente rimarrà sostenuto, e si concentrerà su trophy asset in mercati primari.
Roberto Galano, Executive Vice President of Hotels & Hospitality Group di JLL Italia, ha commentato la situazione del nostro paese: “I volumi delle transazioni di asset alberghieri a livello EMEA si è attestato nel 2014 a US$21,5 miliardi e prevediamo nel 2015 una crescita di circa il 15%, pari ad un volume totale di US$24,7.
In Italia i volumi di fine anno si sono attestati a circa €510 milioni, pari a circa il 3% delle transazioni EMEA, al di sotto della media storica che vede le transazioni in Italia rappresentare circa il 6%.
Per il 2015 attendiamo una crescita in linea a quella registrata nell’ultimo biennio, in cui i volumi delle transazioni sono cresciuti del 7% annuo.
L’interesse degli investitori rimane concentrato su trophy asset e prodotti prime nelle quattro location principali, prevediamo inoltre che al pari dell’ultimo biennio il mercato sarà ancora dominato da High Net Worth Individual o operatori alberghieri di provenienza Middle East o Asiatica.”