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Mercoledì, 18 Marzo 2015 11:02

Mercato immobiliare italiano in ripresa nel 2015, bene l'alberghiero

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Mercato immobiliare italiano in ripresa nel 2015, bene l'alberghiero

Il mercato immobiliare italiano mostra tante sfumature di ripresa: bene il settore degli investimenti esteri, così come l’alberghiero e il commerciale. Il «grande malato» è ancora il mercato residenziale, dove i numeri pur in aumento sono lontani dagli anni pre-crisi e, nello scenario migliore si attende mezzo milione di compravendite nel 2016, secondo gli esperti di Scenari Immobiliari che ha appena presentato i dati del 2014 e le previsioni per il 2015 e 2016 nel Report Italia3D.

Ancora calo dei prezzi nel 2015, per poi risalire l’anno prossimo. Ma le incognite, dai mutui alla ripresa economica, al peso della riforma del catasto, sono importanti e condizionano le previsioni.

Comunque, nonostante uno scenario economico ancora fragile e i timori legati all’evoluzione degli eventi geopolitici mondiali, il settore immobiliare registra in tutta Europa un clima di crescenti ottimismo e fiducia e il 2015 dovrebbe essere l’anno della svolta nella maggior parte dei Paesi con una previsione di fatturato a fine anno di circa 670 miliardi di euro. Una ripresa più forte (+7%) è prevista nel 2016, quando l’economia dovrebbe migliorare in tutto il continente la cui crescita al momento è guidata da Regno Unito e Italia. 

Il mercato immobiliare italiano è infatti tornato a crescere dopo sette anni di continua contrazione. Il 2014 è stato un anno di cambio di passo, trainato soprattutto dall’accresciuto interesse da parte degli investitori, principalmente esteri, che sono stati particolarmente attivi sul territorio nazionale. Ora si tratta di individuare se davvero le condizioni attuali collochino il mercato italiano ai “blocchi di partenza” per una risalita, oppure se le conseguenze della crisi abbiano trasformato a tal punto gli equilibri interni, che le attuali condizioni favorevoli potrebbero risultare insufficienti per una crescita solida e duratura.

L’andamento dell’economia ha mostrato segni di recupero sul finire del 2014, con una significativa attenuazione della fase discendente, sebbene il risultato complessivo sia stato ancora di contrazione.

Sul versante negativo, è stata penalizzante la debolezza degli investimenti, sia in costruzioni che in beni strumentali, influenzati dagli ancora elevati margini di capacità produttiva inutilizzata.

Sul versante positivo, invece, hanno favorito la lenta ripresa dei consumi delle famiglie e la tenuta delle esportazioni, aiutate anche dalla debolezza dell’euro in confronti del dollaro. Il sistema creditizio ha allentato le restrizioni di accessibilità, tuttavia la domanda di prestiti da parte delle imprese è rimasta sostanzialmente invariata, mentre quella delle famiglie è aumentata.

La rinnova fiducia nel sistema Paese e l’interesse dimostrato da parte degli investitori internazionali, orientati principalmente verso gli immobili di qualità, hanno avuto effetti benefici anche sul mercato residenziale, che ha invece una connotazione più domestica, ma una quota preponderante all’interno dell’industria immobiliare, oltre l’ottanta per cento del fatturato complessivo. Per il 2015 si prevede un incremento delle compravendite fino a 450mila, grazie alla maggiore facilità di accesso al credito. Nello scenario ottimistico, nel 2016 si potrebbero superare il mezzo milione di compravendite.

Nell’alberghiero il trend è di crescita costante. Infatti, il settore del turismo è forse l’unico che in questi anni di crisi non ha rallentato lo sviluppo a livello mondiale, mantenendo un incremento costante di quasi cinque punti percentuale ogni anno.

L’offerta a livello globale cerca di adeguarsi alle richiesta della domanda e l’Italia rappresenta un’ottima opportunità di investimento per il comparto. L’occupazione delle camere con presenze straniere è in aumento, mentre quella con turisti nazionali continua a flettere. Tuttavia complessivamente sono in crescita i principali indicatori, inoltre l’Expo rappresenta una grande opportunità e un momento chiave per uno slancio decisivo. L’interesse per il comparto alberghiero si è mantenuto elevato, infatti le principali catene internazionali hanno confermato i piani di sviluppo sulla penisola.

In ripresa anche il mercato delle seconde case uso vacanza, soprattutto per investimenti medio-piccoli.

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