A distanza di un anno dall'ultima edizione, sembrano ampiamente confermate le tendenze positive già rilevate per il 2017 e anticipate nel 2016 con un mercato immobiliare italiano che si allinea a quello europeo. La capacità di diversificare, ampliata dalla caratterizzazione territoriale del nostro paese, consente di creare un'offerta basata sull'unicità per garantire l'esperienza ricercata dalla domanda.
E questo allineamento della domanda, offerta e dunque del mercato, che ha tra l'altro giovato di migliorate condizioni economiche che hanno favorito i viaggi e le vacanze e di un trend positivo per l'area mediterranea, ha premiato l'Italia e gli albergatori che hanno saputo e potuto proporre offerte targetizzate con il giusto modello di business.
L'offerta dunque (hotel business, trophy asset, hotel di nuova generazione) risponde a una domanda e trova modelli di business vincenti con ricadute positive per tutto il territorio. Il momento è pertanto altamente propizio per gli investitori. Si tratta infatti di un mercato cresciuto oltre le aspettative e molto più variegato rispetto al passato, non circoscritto alle sole città d'arte ma con aperture verso i resort mare, ad esempio.
Per gli alberghi si tratta di ripensarsi e reiventarsi in un mondo che sta cambiando continuamente e questo in parte sta già avvenendo anche con una velocità maggiore rispetto a quanto era stato ipotizzato lo scorso anno.
In Italia possiamo contare 9.000 camere negli ultimi dodici mesi, ovvero secondo semestre 2017 e primo semestre 2018, tra nuove aperture e ristrutturazioni molto diversificate e transazioni in crescita.
I risultati del rapporto saranno presentati nel dettaglio durante la mattina del 26 giugno a Milano, a questo link il programma completo e l'invito per poter accedere al convegno.