In Francia gli indicatori della performance alberghiera sono tutti negativi: l'occupazione scende del 5,5% attestandosi a quota 68,2%, come ADR (-7,5% sino a 138,43 euro) e RevPAR (-12.6% a 94,34 euro). Il tema della sicurezza ha condizionato questi risultati nonostante un evento importante come il Campionato di Calcio Europeo che a giugno non è riuscito a compensare la paura degli attacchi terroristici e ha comunque registrato un -5,5% nel tasso di occupazione che è arrivato al 75,1% e un -5,3% nell'ADR (157,13 euro). Il mercato alberghiero francese sicuramente risulterà fortemente condizionato dai successivi eventi di metà luglio a Nizza.
Anche l'Italia registra decrementi in tutti e 3 gli indicatori di performance ma i valori assoluti sono alti e il confronto è con un periodo molto positivo del 2015 legato a Expo Milano 2015. Il secondo trimestre del 2016 pertanto ci riporta un +0,4% con il 72,4% di occupazione. L'ADR scende del 2,2% sino a 149,98 euro, e il RevPAR cala dell'1,8% attestandosi a 108,53 euro. In crescita la domanda dei gruppi, la Sicilia con un +10,3% registra il più alto incremento nella domanda nei primi sei mesi dell'anno.
In Turchia i valori non solo sono negativi ma anche a doppia cifra. Infatti, il tasso di occupazione scende del 23,9% sino al 51%; l'ADR cala del 17,2% e il RevPAR del 37%. Anche qui, come in Francia, gli attacchi terroristici e la sicurezza hanno condizionato la domanda durante il trimestre e ancora lo faranno in futuro.
Nel Regno Unito, l'andamento del trimestre non si discosta di molto dallo stesso del 2015 e per valutare l'effetto Brexit è ancora troppo presto.
Tra le città, Amsterdam, vede una forte crescita nella domanda, Bruxelles ancora in negativo dopo l'attacco terroristico di marzo scorso. Va invece bene Lisbona soprattutto in Giugno.
E il mese di Giugno in particolare presenta un'Europa in crescita nel suo complesso nonostante un piccolo calo (-0,7%) nel tasso di occupazione che si attesta al 77,1%. Comunque, l'ADR cresce dell'1,3% e va a 119,48 euro mentre il RevPAR cresce dello 0,7% sino a 92,18 euro.