La decisione dell'Austria si traduce nel fatto che i grandi portali di prenotazione alberghiera non potranno più impedire agli hotel austriaci di pubblicare sul proprio sito internet un prezzo più basso di quello pubblicato sui portali. Questo accade già in Francia che ha approvato il nuovo sistema nel 2015 mentre in Germania era stata l'Antitrust a introdurre il principio nel 2013.
In Italia, l'iter del disegno di legge concorrenza è arrivato in Senato per l'auspicata approvazione di quanto stabilito dalla Camera nel mese di ottobre 2015.
Ricorda, infatti, il Direttore di Federalberghi Alessandro Nucara che, a parte la lunga attesa, "i portali non rispettano neanche le timide regole dettate dall'Autorità Antitrust.
Nei giorni scorsi abbiamo dovuto inviare una nuova segnalazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in relazione al comportamento di Expedia, che penalizza gli alberghi sul ‘punteggio qualità’ se sul sito dell’hotel compaiono tariffe inferiori a quelle esposte sul portale.
"Quando la norma entrerà definitivamente in vigore anche da noi" -conclude Nucara- "ne trarranno giovamento i consumatori, le imprese e l'erario”.