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Lunedì, 27 Febbraio 2017 13:06

Hotels & Chains 2017: Il panorama delle catene alberghiere in Italia

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Hotels & Chains 2017 Report - Horwath HTL Hotels & Chains 2017 Report - Horwath HTL

Arriva puntuale e preciso per il quinto anno di seguito, il report elaborato da Horwath HTL che fa un censimento delle catene alberghiere in Italia: una vera e propria conta numerica delle catene, internazionali e domestiche, presenti da Nord a Sud che abbiano minimo 5 alberghi di cui uno in Italia. In questi 5 anni non è tanto il numero di catene alberghiere che è cambiato quanto quello dei brand presenti sul territorio nazionale che sono oggi 204, molti ma non troppi, se si considerano i dati in costante crescita degli arrivi internazionali e l'attenzione elevata che il nostro Paese riceve dagli investitori stranieri. 

La quinta edizione del rapporto Hotels & Chains 2017 realizzato da Horwath HTL, STR e, per la seconda volta, in collaborazione con Associazione Italiana Confindustria Alberghi, conferma il fenomeno, già registrato da alcuni anni, del progressivo aumento del numero delle camere appartenenti alle strutture alberghiere di catena.

Se è vero che la domanda aumenta è anche vero che aumentano il livello di richieste e di aspettative dei viaggiatori come aumenta, dall'altra parte, la competitività dell'offerta. L'aggregazione è, quindi, sempre più uno strumento con il quale molte aziende cercano di restare al passo, rispondendo con un marchio sia alla richiesta di standard (non più attuabile con la classificazione tradizionale), sia alla ricerca di un'esperienza che il marchio è in grado di evocare.

Oggi sono oltre 155.000 le camere di catena nel paese, cresciute del 4,5% rispetto al 2015 con un indice di penetrazione che si attesta quasi al 15% in termini di camere e al 4,2% in termini di hotel, dato inferiore questo, a quello censito da Spagna (28%), Francia (20,8%), UK (15,7%) e Germania (14,5%), secondo l’ultimo censimento Horwath HTL a livello europeo.

La situazione è diversa tra le principali destinazioni turistiche -ovvero Firenze, Milano, Roma e Venezia- e il resto d'Italia ma le catene sono comunque presenti in 467 destinazioni italiane e, ben oltre le note prime 10 città che rappresentano il 35% degli hotel censiti, c’è tutta una frammentata -e quindi molto attrattiva-, realtà italiana dei gruppi familiari, delle nicchie internazionali, di gruppi italiani parimenti presenti all’estero.

HotelsChains2016 Prime10destinazioniitaliane

Ci sono quindi segnali incoraggianti per il consolidamento e la crescita di peso del settore alberghiero, tenendo presente che le catene internazionali sono poco interessate al segmento mare che rappresenta la gran parte del nostro parco alberghiero italiano e che necessità di modelli più adeguati alle sue caratteristiche.

giorgio ribaudo horwathHTL 2017"E infatti, in questi ultimi 5 anni", precisa Giorgio Ribaudo, Project Manager di Horwath HTL e autore del report – "abbiamo registrato un crescente peso dei player nazionali, sia in termini di dimensioni per singolo gruppo che numero di gruppi alberghieri. 
Sono 19 gli operatori italiani censiti con hotel gestiti, in locazione o proprietà, anche all’estero con all'incirca 51 hotel e 5.500 camere fuori Italia.
” 

E dal report emerge appunto che i gruppi italiani stiano crescendo anche all’estero, con al primo posto ITI Hotels sia per numero di camere che per numero di hotel.

In Italia, la catena che è cresciuta maggiormente dal 2013 al 2016 in termini di numero di strutture gestite, è il gruppo Rimini Residence. B&B Hotels è invece quella straniera che ha raccolto il maggior numero di hotel italiani. Best Western rimane al top della classifica per numero di camere affiliate ai tre brand del gruppo presenti in Italia nel 2016.

La dimensione media degli hotel di catena, anche quest'anno, è decisamente più alta con 110 camere rispetto alle 32 camere in media del totale dell'offerta e, se guardiamo ai progetti del futuro per i prossimi 3 anni in Italia, la dimensione arriva addirittura a 150 camere. Questo dato dipende in gran parte dal fatto che i progetti in pipeline sono nel segmento economy, quello dove lo spazio è maggiore, soprattutto per le catene internazionali, ma anche dove la dimensione deve essere elevata per garantire una redditività adeguata dell'investimento.

Si evidenzia, inoltre, nel report la correlazione tra presenza delle catene e quota di mercato estero più elevata, a conferma della maggiore capacità delle catene di convogliare la domanda straniera nelle proprie strutture.

E i dati dello scenario internazionale confermano che il peso dell'Europa è ancora predominante con un posizionamento dell'Italia ancora molto forte ma più marginale rispetto al passato, dietro alla Francia e alla Spagna per presenze totali, e che rimane comunque al secondo posto per arrivi internazionali negli hotel (dati 2015), dopo la Spagna. Le presenze sono comunque in crescita anche nel 2016 trainata dal segmento Upscale insieme al Lusso che totalizza un +5% costante negli ultimi 15 anni.

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L'Italia, dunque, con delle performance buone nel 2016 e un parco alberghiero di imponenti dimensioni ma che necessita anche di rinnovamento, vede crescere in modo deciso il numero di transazioni alberghiere dal 2014. Se Roma e Milano attraggono il maggior interesse degli investitori nel 2016, le pipeline invece indicano che anche altre destinazioni sono in target per il 2017-2018. Del resto, alcuni processi di consolidamento in atto (fusioni, scorpori veicolo immobiliare-gestionale) prefigurano un miglioramento degli scenari di redditività del settore alberghiero che è visto come un'alternativa interessante data quella più modesta di altri settori (logistica, uffici, residenziale).

Il 2016 è stato un anno di grandi cambiamenti nell'industria delle catene alberghiere in Italia. Da un lato la fusione tra Marriott e Starwood che ha riguardato 46 alberghi nel nostro paese e che diventa il terzo gruppo in Italia con 8.890 camere (dopo Best Western e Accor). Poi la fusione UNA-ATA, dopo fusione, quinto gruppo con 5.467 camere e Starhotels, che, dopo l'acquisizione del portfolio di Royal Demeures, conquista il decimo posto nella classifica dei gruppi presenti in Italia con 3.671 camere.

horwath report2017 coverHorwath HTL è una società di consulenza con esperienza nel settore dell’economia e del marketing dell’ospitalità, ed è una società membro del Network internazionale Horwath HTL, specializzata in Hotel Asset Management, Protezione del Business, Pianificazione e Sviluppo, Tourism & Leisure, Consulenza transazionale, Valutazioni. Per acquistare il report completo sulla presenza delle catene alberghiere in Italia, rivolgersi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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