L’indagine - che analizza tutti i tipi di vacanza, non solo in hotel – è stata effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions dal 19 al 23 marzo intervistando con il sistema C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview) 3.000 interviste a un campione rappresentativo della popolazione italiana, maschi e femmine, maggiorenne, che è stato interpellato anche in merito alle vacanze dei minorenni.
Saranno dunque 10 milioni e 156 mila gli italiani, tra maggiorenni e minorenni, che si muoveranno durante il periodo delle festività pasquali, facendo registrare un +2,4% rispetto alla Pasqua del 2017.
Il giro di affari complessivo sarà pari a circa 3,58 miliardi di euro, con un incremento del 7,2% rispetto ai 3,34 miliardi dello scorso anno.
Il 90,6% degli intervistati resterà in Italia (92,8% nel 2017), mentre l’8,4% sceglierà una località estera. Le mete preferite dai viaggiatori che resteranno in Italia saranno le località d’arte (32,6%), il mare (26,2%), la montagna (20,8%), a seguire i laghi e le località termali.
La spesa media pro capite sostenuta per la vacanza, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà pari a 353 euro (+4,7% rispetto ai 337 euro del 2017).
Per la maggior parte, gli Italiani in viaggio alloggeranno nella casa di parenti e amici (33%), seguita a stretto giro dall’albergo (26,4%), dai bed & breakfast (13,3%) e dalle case di proprietà (12,9%). In crescita la durata media della vacanza: circa 3,5 notti fuori casa, contro 3,4 nel 2017.
Il 58,8% degli intervistati ha prenotato o prenoterà l’alloggio in cui trascorrere le vacanze di Pasqua rivolgendosi direttamente alla struttura ricettiva (il 25,6% utilizza il sito internet della struttura, mentre il 33,2% la contatta tramite e-mail o telefono), con un aumento a doppia cifra rispetto al 36,7% registrato nel 2017. Il 53,4% degli intervistati utilizza i social media e la rete per decidere o quantomeno informarsi sull’offerta nelle diverse località, sui prezzi e sulle strutture di interesse.
Nel commentare i risultati positivi per il turismo italiano, il Presidente Bocca, ricorda la necessità di politiche adeguate a supporto della crescita e dello sviluppo del comparto, come indicato nella piattaforma programmatica per la XVIII legislatura dove sono state evidenziate alcune priorità tra cui spiccano "la diminuzione della pressione fiscale (in primis ridurre le tasse sugli immobili, che gravano sulle imprese anche quando sono chiuse o semivuote), il sostegno agli investimenti (con il potenziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive), lo sviluppo di nuovi servizi (riformando le regole anacronistiche che non consentono agli alberghi di ampliare l’offerta), il contrasto all’abusivismo dilagante (per garantire la sicurezza e tutelare turisti, cittadini, lavoratori, imprese ed erario), l’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture (per far sì che tutto il nostro Paese sia fruibile ed accessibile)".