Rispetto al 2022 l’osservatorio Confindustria Alberghi/STR-Costar Group, registra aumenti a doppia cifra: Roma e Firenze +17%, Milano +15.
Un dato ancora più significativo se confrontato con quello di alcuni dei nostri principali competitor europei. Se Parigi è sostanzialmente ferma, a causa della complessa situazione politica di queste settimane, con prenotazioni allineate a quelle di Pasqua 2022 (+0,1%), Berlino si ferma ad un +4,8%, Barcellona al +9% e solo Londra fa registrare una variazione più significativa con un +15,4%.
Un risultato, quello delle città italiane, trainato dalle presenze straniere, americani in primis, ma anche inglesi, francesi e tedeschi, che ci riporta molto vicino ai livelli del pre-crisi.
Infatti se guardiamo in termini di occupazione camere, su Roma e Firenze siamo già oltre l’80% con una clientela prevalentemente estera (oltre il 60%), Venezia supera il 70%, quest’ultima con una buona componente di turismo domestico. Anche Milano tiene, confermando la sua nuova anima leisure, con un’occupazione al 60%, un dato impensabile solo una decina di anni fa.
Sold out la montagna dell’arco alpino dove gli impianti di risalita e i comprensori sciistici saranno aperti.
Continua l’ottima performance delle aree interne e delle cosiddette destinazioni minori, e anche dal mare i segnali che arrivano sono positivi malgrado le previsioni meteo incerte.